Freccero scatenato contro Vespa: “In Rai comanda lui”. La replica: “Ridicolo” [VIDEO]

Carlo Freccero, direttore di Rai Due, si scatena nella lunga audizione in Commissione di vigilanza Rai. È accaduto ieri 12 marzo. Parlando dello spostamento del programma “Povera patria” Freccero ha dichiarato: “È sbagliato come giorno il venerdì, sarebbe dovuto andare il mercoledì, ma il venerdì come giorno di messa in onda me l’ha imposto il coordinamento. Vespa ancora comanda in Rai e decide di non avere contro le sovrapposizioni. Mi sono dovuto inchinare, come ad altre scelte del coordinamento”.

 

Affermazioni durissime. Ma il direttore di Rai Due è andato avanti: “So che ora ci saranno conseguenze per quello che ho detto”, ha aggiunto, “ma ora almeno ho fatto chiarezza”.

Pronta la replica di Bruno Vespa: “Non siamo ridicoli”, ha detto il giornalista. “‘Porta a porta’ va in onda a ore impossibili, viene massacrata dai commenti alle partite di calcio che ci fanno partire al 4% e dal prolungarsi ormai stabile delle prime serate sulle altre reti. ‘Povera Patria in un giorno diverso dal nostro?’. È la vecchissima regola di non sovrapporre informazione a informazione. E un consumato uomo di televisione come Carlo Freccero la conosce perfettamente”.

Carlo Freccero (secondo da sinistra) durante l’audizione parlamentare

Photo credits: Twitter / Camera dei Deputati

ARCHIVIO – Luca e Paolo su Rai Due? “Buttati fuori da Freccero per la satira su Toninelli”

“Mi dispiace per Luca e Paolo, ma la sfida dell’informazione è centrale”. Così, in un’intervista al Corriere della Sera, il nuovo direttore di rete di Rai2 Carlo Freccero spiegava l’intenzione di rinunciare al programma “Quelli dopo il Tg” dei due comici. Obiettivo: fare spazio a un programma di approfondimento.

Non si tratta dell’unico cambiamento annunciato da Freccero (che ha detto di voler fare a meno di Magalli, e di voler riportartela satira di Luttazzi in tv: “È finita l’epoca di Berlusconi e Renzi”), ma è proprio su questo che si concentra la polemica politica. Come sottolinea Corriere.it, molte voci del Pd, infatti, fanno notare come Luca e Paolo abbiano dato vita a una fortunata imitazione – ironica – del ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, da tempo entrato nel mirino della satira (anche di Crozza, ad esempio).

E notano la simpatia di Freccero per la maggioranza che sostiene il governo (“Se mi piace? Alcuni sì. Apprezzo la sostanziale verginità di Di Battista, la sua adolescenza politica. E poi, in generale, un po’ tutti mostrano di aver capito cosa è successo in Italia prima di tanti intellettualoni”).

“Il buongiorno di Freccero: epurati Luca e Paolo per leso Toninelli e leso Casalino, sfrattato Costantino della Gherardesca che faceva ascolti, smembrato Nemo. Calata la scure sovranista su Rai Due”, scrive su Twitter Alessia Morani, della presidenza del gruppo Pd alla Camera.

“Il palinsesto di Rai 2 parte infatti dalla cancellazione di Luca e Paolo e di tutti coloro che possono non essere d’accordo con la nuova linea sovranista della rete. Freccero non tollera più la satira sui ministri 5 Stelle”, afferma il senatore Pd Salvatore Margiotta, componente della Vigilanza Rai. Stessi toni da Andrea Romano, deputato Pd. E Michele Anzaldi, deputato Pd e segretario della Commissione di Vigilanza Rai, lancia un affondo: “Con lo specchietto per le allodole di Luttazzi in realtà Freccero elimina la satira. Non c’è solo il caso di Luca e Paolo, che pagano l’imitazione di Toninelli sul ponte. È grave anche lo spostamento di Enrico Lucci in seconda serata”.

 

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