Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha celebrato la Giornata internazionale della donna al Quirinale. “La condizione delle donne attesta il grado di civiltà di un Paese”, ha detto il capo dello Stato, oggi 8 marzo.
“Fare gli auguri alle donne, in realtà, vuol dire rivolgerli all’intera comunità nazionale – ha detto Mattarella nel suo discorso -. Perché la componente femminile è parte, oltre che essenziale, decisiva della nostra società. Per questo, l’8 marzo si celebrano valori di fondo della nostra vita in comune. Valori che recano il segno delle conquiste realizzate, spesso con fatica e tra molte difficoltà, dalle donne stesse. La condizione femminile è uno di quegli elementi che attestano il grado di civiltà raggiunto da un Paese”. Nel video che pubblichiamo, del Corriere Tv, la testimonianza al Quirinale di una ex prostituta torturata dai suoi sfruttatori.
“Quest’anno abbiamo scelto come tema dell’8 marzo quello delle donne rese schiave e costrette a prostituirsi. Si tratta di uno sfruttamento ignobile a danno di donne, spesso minorenni, provenienti dalla povertà più estrema, da contesti di guerra, da terre aride, che finiscono nelle reti di crudeli trafficanti di persone. Si tratta, in gran parte, di organizzazioni criminali senza scrupoli, di mafie transnazionali che lucrano sul corpo e sull’animo delle donne; e che non esitano a ricorrere alle minacce, alla violenza e alla coercizione più brutale”, ha dichiarato Mattarella.
“Faccio i miei auguri e i complimenti – continua Mattarella – a Stefania e a Hope per la loro coraggiosa e sofferta testimonianza. Sono molto lieto – e orgoglioso – della loro presenza al quirinale. Dai loro terribili racconti, per fortuna a lieto fine, abbiamo ascoltato, ancora una volta, come questo turpe fenomeno non risparmi l’italia. Ne hanno parlato, con puntualità e passione, Anna Pozzi e Lina Trovato. Lo sfruttamento sessuale delle donne è una pratica criminale purtroppo diffusa. È bene chiamare questa condizione con il nome appropriato: schiavitù. Si tratta dell’infame schiavitù del nostro secolo”.
Nel suo discorso Mattarella ha richiamato alla memoria la legge Merlin che nel 1958 dichiarò fuorilegge lo sfruttamento della prostituzione. “Fu una tappa importante nel camino di liberazione della donna, è una lezione su cui meditare. Oggi la senatrice Lina Merlin – conclude – sarebbe in prima linea contro la tratta di questo nostro tempo”.
“Non possiamo continuare ad assistere inerti alla violenza nelle case e nelle strade. Ancora ieri, nel nostro Paese, sono state assassinate due donne – Alessandra e Fortuna – vittime di una violenza prodotta da distorte e criminali mentalità di possesso e dominio”. Contro questo fenomeno è dunque necessario “educare, prevenire, organizzarsi, offrire aiuto, mettere in campo reti e strumenti di contrasto che consentano alle donne, soprattutto le più vulnerabili, di non sentirsi più sole davanti alle minacce”.
Photo credits: Twitter / Quirinale; video credits: Corriere Tv
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