L’opera pubblica italiana più attesa in Europa rischia di bloccarsi definitivamente. L’alta velocità ferroviaria Torino-Lione, infatti, è in stallo totale. All’indomani del vertice governativo notturno di 5 ore sulla Tav, oggi 7 marzo Palazzo Chigi fa sapere che “sono emerse criticità che impongono un’interlocuzione con gli altri soggetti partecipi del progetto”. Ossia la Francia e l’Unione europea.
Tutto questo “al fine di verificare la perdurante convenienza dell’opera e, se del caso, la possibilità di una diversa ripartizione degli oneri economici”. “Saranno necessari ulteriori incontri non essendoci un accordo finale. All’esito del confronto si è convenuto che l’analisi costi-benefici sin qui acquisita pone all’attenzione del Governo il tema del criterio di ripartizione dei finanziamenti del progetto tra Italia, Francia e Unione Europea. A distanza di vari anni dalle analisi effettuate in precedenza e, in particolare, alla luce delle più recenti stime dei volumi di traffico su rotaia e del cambio modale che ne può derivare, sono emerse criticità”.
Questa mattina l’ambasciatore francese a Roma, Christian Masset, si è recato Palazzo Chigi. Il diplomatico è uscito nel cortile interno della sede del governo insieme al premier Giuseppe Conte – diretto a Montecitorio per l’evento sugli Special Olympics – ma, al momento, non si ha conferma di un loro faccia a faccia da fonti ufficiali. Lasciando poi Palazzo Chigi, Masset, intercettato dalle telecamere presenti nel piazzale, si è limitato a dire: “L’Italia è bellissima”.
In vista dell’assemblea dei gruppi congiunti di questa sera resta fermo il “no” alla Tav dal M5S che, alle 19 di oggi, riunirà i deputati e senatori proprio per parlare del dossier della tratta Torino-Lione. Per la Lega la Tav è utile per la crescita del Paese. E la conferma dei bandi resta un passaggio fondamentale per la realizzazione dell’opera. “Crisi di governo no. Ma vertice infruttuoso sì. Ci riproviamo oggi“. Così il leader del Movimento 5 Stelle e vicepremier Luigi Di Maio ad Affaritaliani.it, a proposito della riunione a Palazzo Chigi sulla Tav, che non ha portato ad alcuna decisione.
Sbotta Sergio Chiamparino, presidente della Regione Piemonte:”Da Palazzo Chigi emerge chiaramente che il governo Conte-Salvini-Di Maio è alla disperata ricerca di pretesti. Vuole per uscire dalla paralisi in cui si è cacciato sulla Tav e continuare l’insopportabile manfrina. Adesso cercano di coinvolgere i francesi e di scaricare su di loro le proprie responsabilità”.
Via libera, intanto, del Senato alla mozione di maggioranza sulla Tav che impegna il Governo a “ridiscutere integralmente il progetto della linea Torino-Lione, nell’applicazione dell’accordo tra Italia e Francia”. Il provvedimento presentato da Lega-M5s ha avuto 139 sì, 105 no. Bocciate le mozioni dell’opposizione presentate da Pd, FI e FdI. Respinto a larga maggioranza anche l’ordine del giorno presentato dalla senatrice di LeU Loredana De Petris.
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