Tre pacchi bomba sono stati rinvenuti e disinnescati a Londra in tre diversi punti, oggi 6 marzo. All’aeroporto di Heathrow, al City e fuori dalla stazione ferroviaria di Waterloo. Secondo la polizia, si trattava di piccoli “Ied”, cioè ordigni esplosivi improvvisati. Pacchetti postali della dimensione di un foglio A4 contenevano buste postali con materiale infiammabile ed esplosivo. Lo scrive online Antonello Guerrera su Repubblica.
Indagano la polizia e anche l’antiterrorismo: è probabile che i pacchi siano stati disseminati dalla stessa persona o dalla stessa organizzazione. Ignoti, al momento, autori e motivi del gesto. Gli investigatori tengono aperte tutte le piste. Gli ordigni sono stati comunque disinnescati e non ci sono feriti.
Almeno due dei tre pacchi postali sono stati spediti dall’Irlanda, come dimostrano i francobolli dell’Eire sul fronte. Non a caso, ora sta indagando anche la polizia irlandese. Il timore, che però al momento non ha alcuna prova a sostegno, è che gli ordigni di oggi possano essere un’azione dimostrativa di qualche gruppo terroristico che si ispira all’Ira oppure le azioni di un mitomane isolato.
Le prime rilevazioni tendono a favorire quest’ultima ipotesi, scrive ancora Repubblica: i destinatari dei pacchi erano scritti a penna, una tattica non molto “sofisticata” dal momento che la calligrafia potrà essere un’importante traccia per gli investigatori. C’è da dire che i pacchi bomba, che sono stati rinvenuti stamattina a poca distanza di tempo l’uno dall’altro, avevano una potenza piuttosto limitata e difatti aeroporti e stazione di Waterloo non hanno interrotto la loro attività né il loro traffico. Solo a Heathrow è ancora chiuso un edificio dove il pacco sospetto aveva preso fuoco nelle mani di un dipendente dell’aeroporto, ma questo non ha influito sul normale flusso aereo.
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