Andy Anderson, morto a 68 anni, doveva la sua fama alla sua breve militanza nei Cure, dal 1983 al 1984. Quando il suo amico Robert Smith lo chiamò, Anderson era un musicista esperto, che aveva suonato con Steve Hillage, ex Gong nonchè produttore dei primi album dei Simple Minds, e con gli Hawkind. All’epoca Smith era impegnato nel progetto parallelo chiamato The Glove.
Il posto di batterista nei Cure si era liberato dopo che Lol Tolhurst era passato alle tastiere. Anderson ha suonato nell’album The Top , nel singolo da Top 10 The Lovecats e in una tournèe da cui è scaturito il live,Concert: The Cure Live.
Fu proprio durante questo tour che avvenne l’episodio che ha provocato l’allontanamento dalla band di Boys Don’t Cry: Anderson aveva seri problemi con l’alcol e una notte a Tokyo, seminò il panico in hotel, picchiando i clienti e finendo richiuso in una stanza sorvegliato da un poliziotto. Dopo i Cure ha lavorato come session man negli studi di registrazione, partecipando a sedute di registrazione con Iggy Pop e Peter Gabriel.