Nuovo assalto armato a una cisterna del latte in Sardegna. Questa volta è avvenuto nel Sassarese, nelle prime ore del mattino di oggi 26 febbraio, come riporta online l’Ansa. Due uomini armati hanno fermato l’autotrasportatore a Nule, in Provincia di Sassari, e lo hanno legato a un albero.
I due malviventi erano armati di pistola e avevano il volto coperto. Hanno dato fuoco al mezzo. Una volta terminato il blitz sono fuggiti facendo perdere le proprie tracce. L’assalto è avvenuto in una stradina di campagna sulla provinciale 7, nel Goceano (Sassari), che collega Nule a Bitti.
Il blitz arriva nel giorno in cui si apre il tavolo tecnico sul prezzo del latte. A Sassari la Prefettura è blindata. Al tavolo sono stati convocati i rappresentanti dei pastori, gli industriali del settore caseario e le associazioni degli allevatori.
Il raid è l’ennesimo atto di un’escalation di proteste che stanno “inquinando” la lotta dei pastori sardi per il prezzo del latte. Già diverse procure sarde si stanno occupando di questi e di altri episodi, come il blocco delle autocisterne per far buttare il latte appena raccolto sulla strada, e sono già scattate le prime denunce.
“Questi delinquenti non hanno niente a che fare coi pastori, con la loro fatica, la loro protesta e le loro ragioni. Questi sono solo dei criminali. E come tali saranno trattati”. Lo dice il ministro dell’Interno Matteo Salvini. Intanto si apprende che ministro dell’Interno sarà domani 27 febbraio a Cagliari per tenere una conferenza stampa sul risultato elettorale.
“L’assalto alle cisterne è un atto inqualificabile. Non sono sicuro neanche che gli autori di questi assalti siano pastori“. Così il presidente di Coldiretti Sardegna, Battista Cualbu. “Noi tutti siamo impegnati a trovare una soluzione per tutto il settore e questo è il momento di abbassare i toni – ha aggiunto” non di far salire ulteriormente la tensione”.
“Questi, purtroppo, sono fenomeni da criticare e da condannare senza se e senza ma. I pastori non credo siano questi, questi credo siano delinquenti. I nostri pastori rivendicano legittimamente una giusta remunerazione del loro lavoro e su questo fronte noi siamo immediatamente operativi per costruire un risposta di sistema. Una soluzione che dia prospettiva sia sul prezzo del latte ma che non escluda chi trasforma, chi commercializza e l’intera filiera. Ma questi atti di violenza e delinquenziali vanno condannati fermamente”, ha dichiarato a Sky TG24 il nuovo presidente della Regione Sardegna Christian Solinas.
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