AGGIORNAMENTO ORE 22:32 – Secondo i primi exit poll del consorzio Opinio Italia per la Rai il candidato del centrodestra Christian Solinas oscillerebbe tra il 37 e il 41% mentre Massimo Zedda del centrosinistra sarebbe tra il 36 e il 40%. Il candidato pentastellato Francesco Desogus è dato, invece, tra il 13 e il 17%. Più marcato il divario fra le coalizioni se si guarda il voto di lista: il centrodestra si attesterebbe al 42-46%, il centrosinistra (28-32%). I 5S si collocherebbero sotto il 20% (14-18%). M5S, comunque, primo partito con una forchetta tra il 14 e il 18%, secondo il Pd che si attesta tra il 13 e l 17%, al terzo posto la Lega con una forbice tra il 12 e il 16%. Forza Italia si piazza quarta con una forbice che va tra il 6 e il 10% mentre Fratelli d’Italia è ultima (2-5%). Il campione coperto è pari all’80%. Lo spoglio delle schede elettorali domattina 25 febbraio a cominciare dalle ore 7.
Urne aperte in Sardegna, oggi 24 febbraio, fino alle 22. Il governo gialloverde è all’ennesima prova di tenuta con le elezioni regionali. Matteo Salvini punta a stravincere come in Abruzzo, dove la Lega è stata determinante per la vittoria del centrodestra. Il M5s teme un nuovo flop e il centrosinistra ripone ogni speranza nel candidato governatore Massimo Zedda, sindaco di Cagliari.
Anche nell’isola, come in Abruzzo, M5s e Lega – alle prese con le tensioni nel governo – si presentano da avversari. Il Movimento di Luigi Di Maio il 4 marzo di un anno fa trionfò in Sardegna con una percentuale del 42%. Erano le politiche e ora il M5s si presenta per la prima volta alle regionali nell’isola puntando a conquistare la sua prima Regione d’Italia. Ma il vento sembra cambiato e il risultato non appare così scontato.
Anzi, il candidato governatore Francesco Desogus (subentrato in corsa all’uomo forte del Movimento in Sardegna, l’ex sindaco di Assemini Mario Puddu, che ha rinunciato dopo la condanna in primo grado per abuso d’ufficio) deve vedersela con quelli che i primi sondaggi davano per favoriti.
Si tratta di Christian Solinas, senatore di Lega-Psd’Az per il centrodestra, e Massimo Zedda, sindaco di Cagliari che guida la coalizione di centrosinistra e che, al contrario dei suoi avversari, non ha voluto l’arrivo in campagna elettorale dei big nazionali.
Con l’agenzia Fitch che lancia un allarme su possibili elezioni anticipate dopo le europee, l’esito del voto in Sardegna potrebbe già aprire nuovi scenari. Anche se lo stesso Di Maio sottolinea che “ogni politica che stiamo portando avanti ha una prospettiva di cinque anni, non sono quindi d’accordo con Fitch: non ci saranno le elezioni in Italia dopo quelle europee”.
Anche il collega vicepremier e leader del Carroccio Matteo Salvini, “di casa” in Sardegna nell’ultima settimana, ha ribadito più volte che comunque andranno le elezioni in Sardegna il governo andrà avanti. Mentre per Silvio Berlusconi, che a Cagliari si è detto sicuro della vittoria del centrodestra, “le elezioni in Sardegna confermeranno che il centrodestra è la maggioranza naturale degli italiani ed è sicuro che le cose dovranno cambiare”.
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