Il nucleo di polizia economico finanziaria della guardia di finanza di Milano ha eseguito un decreto di sequestro preventivo. Valore: oltre 700 milioni di euro. I finanziari hanno realizzato questa operazione nell’ambito di un’inchiesta su una presunta truffa sulla vendita di diamanti ai danni di investitori e risparmiatori.
Tra le vittime della truffa ci sarebbe anche Vasco Rossi. Da quanto si è saputo, il cantante avrebbe investito 2,5 milioni di euro in diamanti. Ma nell’elenco dei clienti raggirati figurerebbero anche l’industriale Diana Bracco, la conduttrice tv Federica Panicucci e la ex showgirl Simona Tagli. In particolare, Simona Tagli avrebbe fatto un investimento da circa 29 mila euro e Federica Panicucci da circa 54 mila euro.
Gli investigatori hanno ricostruito le posizioni di circa un centinaio di persone truffate, ma i raggiri sarebbero stati compiuti nei confronti di tanti altri soggetti. Risulterebbero indagate per la legge sulla responsabilità amministrativa degli enti anche cinque banche: Banco Bpm, Unicredit, Intesa Sanpaolo, Mps e Banca Aletti.
Tra gli indagati, secondo quanto riporta il sito di Sky Tg24, ci sarebbe inoltre il direttore generale di Banco Bpm Maurizio Faroni, cui vengono contestate le accuse di concorso in truffa, autoriciclaggio e ostacolo all’esercizio delle funzioni di vigilanza, e altri dirigenti di Banco Bpm, oltre a responsabili delle due società IDB e DPI che vendevano i preziosi agli investitori.
Il decreto di sequestro preventivo, firmato dal Gip di Milano Natalia Imarisio, è stato eseguito nell’ambito di un’inchiesta aperta da tempo e che riguarda fatti tra il 2012 e il 2016. Il sequestro è stato eseguito a carico di sette persone indagate e di sette enti indagati, ossia le cinque banche e le due società Intermarket Diamond Business spa (IDB) e Diamond Private Investment spa (DPI), per le ipotesi di reato di truffa aggravata e autoriciclaggio. Nell’inchiesta, che vede quasi una settantina di indagati in totale, è contestato anche il reato di corruzione tra privati.
Secondo l’accusa, le due società avrebbero fatto comprare diamanti a investitori e risparmiatori gonfiando ai loro occhi il valore dei preziosi. Tutto ciò attraverso anche false quotazioni sui giornali, e le banche indagate sarebbero state consapevoli del meccanismo. Per gli inquirenti, gli istituti di credito avrebbero avuto un ruolo fondamentale di intermediazione tra le società e i clienti. In particolare, il sequestro per l’ipotesi di truffa è di 149 milioni nei confronti di IDB, di 165 milioni a carico di DPI, di 83,8 milioni a carico di Banco Bpm e di Banca Aletti, di 32 milioni nei confronti di Unicredit, di 11 milioni a carico di Intesa Sanpaolo e di 35,5 milioni a carico di Mps. Per l’ipotesi di autoriciclaggio il sequestro è da 179 milioni per IDB e di 88 milioni per DPI.
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