“Il dialogo con l’Italia non è mai stato spezzato”. “Ma il presidente Macron ha come referente Giuseppe Conte: è lui il capo del governo italiano“. Così il portavoce del governo francese, Benjamin Griveaux ai microfoni della televisione transalpina Europe 1. Il giornalista gli aveva chiesto un’opinione sulla disponibilità espressa da Matteo Salvini a incontrare il presidente francese.
“Come sapete – ha proseguito Griveaux -, questi ministri italiani sono già seduti intorno al tavolo con i loro omologhi francesi in occasione dei diversi consigli europei a cui partecipano”. Il portavoce del governo ha inoltre specificato un punto importante. Il richiamo a Parigi dell’ambasciatore di Francia in Italia “non è permanente, ma era importante dare un segnale“. Parigi torna cosi sullo scontro andato in scena ieri con il ritiro dell’ambasciatore.
Intanto dal Viminale si segnala un dietrofront di Parigi sulla vicenda Sea Watch. La Francia, cioè, non sarebbe più disponibile ad accogliere la quota di migranti sbarcati a Catania solo pochi giorni fa. In quell’occasione aveva accettato di ricevere alcuni di loro, in base all’accordo siglato con Roma e altri 5 Paesi.
Sugli immigrati della Sea Watch – spiegano adesso fonti del ministero dell’Interno – la Francia cambia idea, non li vuole più. Parigi ha fatto sapere al Viminale che “prenderà solo persone che hanno bisogno di protezione e non migranti economici”. E ha aggiunto che appoggerà l’Italia “per chiedere rimpatri più efficaci in alcuni paesi africani a partire dal Senegal”.
“Ora – sottolineano le stesse fonti del Viminale citate online dall’Ansa – ci si aspetta che Parigi dimostri con i fatti la buona volontà. E che collabori per rimpatriare al più presto decine di senegalesi irregolari che si trovano in territorio italiano”. “Il Viminale prende atto: anche i francesi non vogliono clandestini”, concludono le fonti del ministero dell’Interno, le quali aggiungono che ora il Viminale chiede un accordo con Parigi per favorire il rimpatrio dei senegalesi.
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