Salvini è pronto a querelare chi parla di voto di scambio Tav-Diciotti. E critica la consegna ai francesi dell’analisi costi-benefici della Tav. Lo scrive online l’Ansa. Ben prima di renderla nota ai partner di governo. “Il prossimo che ne parla lo querelo” ha risposto parlando di possibili scambi con il M5s tra il voto sull’autorizzazione a procedere e il via libera alla Tav.
“La Tav come altre opere – ha detto ancora Salvini – secondo me serve. Non siamo al mercatino dove io ti do questo e mi dai quello. Come con le figurine Panini – ha concluso il ministro – mi dai Altobelli e ti do Beccalossi…”.
E sull’analisi costi-benefici della Tav, da Terni osserva: “Io, da vicepresidente del Consiglio che rappresenta gli italiani non ho l’esame costi-benefici della Tav ma pare che ce l’abbiano a Parigi. Questo è abbastanza bizzarro…”.
Non tarda la risposta del Ministero dei Trasporti e delle infrastrutture. L’analisi costi benefici sul Tav Torino-Lione “viene preliminarmente condivisa con gli interlocutori diretti rispetto al progetto, che è regolato da un trattato internazionale. Ossia Francia in prima battuta e Commissione Ue subito dopo. Successivamente e a strettissimo giro la invieremo ai due contraenti del patto di Governo”.
Lo precisano fonti del ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, aggiungendo che “M5S e Lega sono in perfetta simmetria informativa sul dossier”. E il ministro Toninelli sgombra il campo dagli equivoci. “Abbiamo consegnato il dossier sui costi-benefici alla commissione Ue. Matteo avrà un po’ di pazienza e attenderà 24 ore“, prima di vederlo.
Lo afferma il ministro per i Trasporti Danilo Toninelli a margine del flash mob per il restituion day. “Abbiamo dato la relazione prima alla Francia perché si tratta di un trattato internazionale. Matteo deve avere ancora un po’ di pazienza, quando sarà il momento gliela porterò io personalmente in busta chiusa”, spiega ancora il titolare del Mit.
“Salvini stia tranquillo, neanche io l’ho letta l’analisi costi-benefici – dice Di Maio -. Però, io quando mi sveglio penso al fatto che da Roma a Pescara ci vogliono 7 ore in treno. Non mi sveglio pensando a un buco per collegare Torino-Lione. Non mi sveglio pensando a come collegare meglio italiani francesi, ma a come collegare meglio italiani e italiani”.
Il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri sottolinea che è “offensivo che la valutazione sulla Tav il governo la mandi prima alle autorità francesi. Il Parlamento di Roma non conta, si rende omaggio all’ambasciata francese. Una modalità sconcertante, offensiva, da vassalli”.
“Peraltro, – aggiunge – ricordiamo che è il Parlamento italiano che deve decidere, perché ci sono norme che hanno valore di legge che ci impegnano a realizzare l’opera. E solo un voto uguale e contrario abrogativo del Parlamento potrebbe risolvere il problema. Non ci sono vie d’uscita. A parte le valutazioni di merito che vedono Forza Italia fortemente favorevole alla Tav, che non serve per andare da Torino a Lione ma per collegare in maniera trasversale da ovest ad est l’Europa, le modalità utilizzate dal governo sono provocatorie e inaccettabili. Questo ulteriore atto dimostra ancora di più la mancanza di senso istituzionale e il disprezzo per il Parlamento e la democrazia di questo esecutivo”.
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