La nave Sea Watch 3, della organizzazione non governativa (Ong) Sea Watch, salpata dalla fonda al largo di Siracusa, ha attraccato al porto di Catania. Sono sbarcati i 47 migranti salvati dalla morte in seguito a un naufragio lo scorso 19 gennaio.
Fra loro anche 15 minorenni non accompagnati, cioè soli, senza genitori né familiari. L’attracco in porto a Catania è di stamani 31 gennaio. Dopo 12 lunghi giorni di divieto assoluto in mezzo al mare. Cinque dei quali alla fonda a meno di 2 miglia da Siracusa.
Appena le manovre di attracco sono terminate i migranti a bordo hanno festeggiato l’arrivo. Si sono abbracciati fra loro. E hanno abbracciato anche i componenti dell’equipaggio della nave della Ong tedesca battente bandiera olandese. La nave è stata scortata da motovedette della Guardia costiera e della Guardia di finanza.
Il Tribunale per i minorenni di Catania, presieduto da Maria Francesca Pricoco, su ricorso della Procura minorile etnea, aveva già emesso provvedimenti di nomina di tutore per ciascuno dei minori presenti sulla Sea Wacth. L’atto era propedeutico allo tutela e allo sbarco dei minorenni non accompagnati che sono sulla nave della Ong tedesca.
Una volta sbarcati, i 15 minorenni dovranno raggiungere una comunità del Catanese. Le persone maggiorenni, invece, andranno nell’hotspot (centro di identificazione) di Messina. Lì resteranno in attesa che i Paesi europei che hanno siglato un’intesa in proposito con il governo italiano, se ne facciano carico. E li accolgano sui propri territori. Al patto hanno aderito Germania, Francia, Portogallo, Romania, Malta e Lussemburgo. Una quota di migranti li accoglierà l’Italia.
“Missione compiuta! Ancora una volta, grazie all’impegno del governo italiano e alla determinazione del Viminale, l’Europa ha dovuto intervenire – dice il ministro dell’Interno, Matteo Salvini -. E ora dovrà assumersi delle responsabilità”. Salvini auspica poi che “in base alla documentazione che abbiamo raccolto si proceda a un’indagine per fare chiarezza sul comportamento della Ong”.
“Siamo felici per i nostri ospiti, che il loro calvario ora giunga al termine, ma rimane un giorno vergognoso per l’Europa“. Così scrive su Twitter il presidente dell’Ong Sea Watch, Johannes Bayer. “I diritti umani non dovrebbero essere negoziati, e gli esseri umani non dovrebbero essere contrattati”, ha aggiunto.
Photo credits: Twitter
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