Sangue e terrore a Messa il 27 gennaio, nel Sud Est delle Filippine. Due bombe sono esplose presso la cattedrale di Jolo, durante la celebrazione della domenica. Le deflagrazioni hanno provocato almeno 27 morti e 77 feriti.
Si tratta di un attentato terroristico avvenuto in una zona roccaforte degli estremisti islamisti. Il sanguinoso attacco arriva pochi giorni dopo il referendum che concede una maggior autonomia regionale ai musulmani. I quali sono una minoranza in un Paese cattolico. Tramite la concessione dell’autonomia le autorità hanno cercato di porre fine a una guerra terribile. Un conflitto che in 50 anni ha provocato 150 mila morti.
La prima esplosione è avvenuta all’interno della chiesa mentre si celebrava la messa. Più tardi una seconda esplosione è avvenuta nel parcheggio limitrofo mentre le forze governative rispondevano all’attacco. Così ha spiegato il portavoce militare regionale, il tenente colonnello Gerry Besana. Le foto diffuse dalla polizia regionale hanno mostrato detriti sparsi vicino all’ingresso della cattedrale. E un camion militare danneggiato con il parabrezza rotto.
“Il movente è sicuramente il terrorismo: sono persone che non vogliono la pace”, ha detto il tenente Besana. “Useremo tutta la forza della legge per consegnare alla giustizia i responsabili di questo incidente”, ha detto il ministro della Difesa Delfin Lorenzana. La zona è anche una base del gruppo militante islamista Abu Sayyaf. Gli estremisti sarebbero responsabili di non pochi attentati sanguinosi. Tra questi un attacco a un traghetto nella baia di Manila nel 2004 che ha causato 116 vittime. Resta a tutt’oggi il più letale attacco terroristico del Paese.
La scorsa settimana gli elettori hanno approvato la creazione di una regione autonoma con più poteri nel sud delle Filippine. Tutti si augurano possa portare pace e sviluppo dopo decenni di combattimenti. La provincia di Sulu – che include Jolo – ha votato contro la creazione della nuova regione, con il suo governatore che ha ricorso alla Corte Suprema contro la legge che istituisce l’area.
Nonostante il voto di Sulu, la legislazione prevede che la provincia sarà ancora inclusa nella nuova entità politica, in quanto gli elettori di tutta l’attuale regione autonoma hanno votato a favore di essa nel complesso. L’attentato di oggi arriva dopo un gravissimo precedente. Un’esplosione nella città filippina meridionale di Cotabato, a Capodanno, ha ucciso due persone e ne ha ferite altre 35. La scorsa settimana Cotabato ha votato per essere inclusa nella nuova regione autonoma.
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