Valle d’Aosta, scontro in volo tra un aereo turistico e un elicottero: morti e feriti

AGGIORNAMENTO 26 GENNAIO ORE 10:29 – I soccorritori hanno ritrovato senza vita uno dei due dispersi dell’incidente aereo avvenuto ieri sul ghiacciaio del Rutor. Il corpo era a 50 metri dalla carcassa dell’elicottero, sepolto parecchi metri sotto la neve. È stato trasportato a valle. Una ventina di uomini – Soccorso alpino valdostano, vigili del fuoco, guardia di finanza – sono impegnati nelle ricerche dell’ultimo disperso a 2.600 metri di quota. Sul posto anche unità cinofile. A breve è previsto un sopralluogo dei tecnici dell’Enac. Sono impegnati a ricostruire la dinamica dell’incidente. La tragedia ha coinvolto un aereo ultraleggero da turismo (uno Jodel a quattro posti) e un elicottero che faceva servizio “heliski”. Il bilancio sale a sei morti: due feriti e un disperso.

 

Un elicottero si è scontrato con un aereo da turismo in Valle d’Aosta sul ghiacciaio del Rutor che domina La Thuile. La tragedia è avvenuta a 2500 metri di altitudine; l’allarme è scattato alle 16 di venerdì 25 gennaio. Il bilancio provvisorio è di 5 vittime, 2 feriti e 2 dispersi.

Le vittime finora identificate sono il pilota dell’elicottero Maurizio Scarpelli, di 53 anni, di Reggello (Firenze), e la guida alpina Frank Henssler di 49 anni. Gli altri tre passeggeri deceduti non sono stati ancora identificati. Si consce la nazionalità dei feriti: una persona francese e una svizzera.

Lo rende noto il corpo nazionale del soccorso alpino. Alcuni elicotteri sono subito decollati dalle basi di Ivrea, Torino e Borgo Sesia e sono diretti sul luogo dell’incidente. 

In base a una prima ricostruzione della tragedia, al momento dello scontro con il bimotore da turismo l’elicottero stava effettuando una rotazione di “heliski”. Vale a dire una manovra nell’ambito di una disciplina sciistica che prevede il raggiungimento delle più alte e immacolate vette in elicottero. Per poi lanciarsi, sci o tavola ai piedi, in una discesa nella neve fresca e intatta.

Secondo quanto riporta online La Stampa, Luca Montagnani, direttore del Dipartimento Emergenza dell’Usl, ha detto che i feriti sembravano non gravi. “Uno si trova in terapia intensiva, l’altro è ancora in fase diagnostica. Facevano parte del gruppo sull’aereo”. Il velivolo che si è scontrato con l’elicottero è uno Jodel D140F, un piccolo aereo partito da Megève in Francia. Le operazioni di soccorso sono state sospese per il buio e riprenderanno alle prime luci dell’alba di sabato 26 gennaio. 

Photo credits: Twitter / Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico @cnsas_official

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