Proseguono freneticamente in Spagna a Totalan, vicino a Malaga, i lavori per salvare il piccolo Julen. Il bimbo, di soli due anni, è caduto in un pozzo il 13 gennaio scorso, dodici giorni fa.
Nelle ultime 15 ore le squadre di soccorso hanno completato quasi la metà di un tunnel di collegamento tra il pozzo e il tunnel parallelo realizzato negli ultimi giorni.
Gli uomini hanno scavato 1,5 metri dei 3,8 metri necessari. La composizione del terreno, riporta il quotidiano El Pais, ha rallentato le operazioni di scavo. In alcuni tratti la roccia compone uno spessore notevole. Perciò i soccorritori hanno richiesto l’intervento della Guardia Civil, che ha fatto brillare due micro cariche di dinamite. L’obiettivo è quello di consentire l’avanzamento dei lavori.
ARCHIVIO – Spagna, bimbo cade in un pozzo come Alfredino. Lotta contro il tempo per salvarlo
La Spagna col fiato sospeso non smette di sperare. Julen, due anni e mezzo, è finito dal 13 gennaio dentro a un pozzo profondo 110 metri e largo 25 centimetri nella Sierra di Totalan, vicino a Malaga. Le operazioni per salvarlo proseguono ininterrotte ormai da 40 ore.
È una disperata lotta contro il tempo. Che ricorda quella, purtroppo vana, dei soccorritori di Alfredo Rampi, il piccolo di 6 anni, che nelle campagne di Vermicino sui Castelli Romani precipitò in un pozzo artesiano il 10 giugno 1981. In quell’occasione tutta l’Italia ribattezzò il bimbo “Alfredino” e partecipò in una lunghissima diretta televisiva ai disperati tentativi di salvarlo.
Adesso, in Spagna, una telecamera è stata introdotta nel pozzo dai soccorritori per raggiungere almeno visivamente Julen. Ma non si è riusciti a scorgerlo. I genitori hanno perso un altro figlio di tre anni nel 2017 per un malore improvviso. Le condizioni del bimbo purtroppo non sono chiare: secondo alcune testimonianze, inizialmente si sentiva un pianto flebile provenire dalla cavità, ma poi è cessato.
I soccorritori hanno lavorato tutta la notte fra ieri e oggi 15 gennaio cercando di estrarre terra dal pozzo. Tuttavia la telecamera introdotta per visualizzare il bambino ha trovato un intoppo di materiale a circa 73 metri di profondità. Per il salvataggio, si procede non solo con l’aspirazione del terriccio, ma anche cercando di rafforzare le pareti di perforazione, in modo da proteggerle da possibili frane, e con uno scavo a cielo aperto sull’altro lato della montagna. I genitori di Julen hanno già vissuto un dramma nel 2017, quando morì il loro figlio di tre anni, Olivier. Il bambino fu colto da “morte improvvisa”, forse un infarto, mentre passeggiava su una spiaggia con il papà e la mamma. Julen è oggi il loro unico figlio.
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