Una nave della organizzazione non governativa Sea Watch con 47 migranti naufraghi a bordo (nella foto) è entrata, oggi 25 gennaio, nelle acque territoriali italiane. È ancorata a un miglio dalle coste di Siracusa, in Sicilia. Lo ha riferito la guardia costiera, precisando che l’ingresso è stato consentito a causa del maltempo. L’obiettivo è garantire la sicurezza dei 47 migranti che si trovano a bordo, ormai da 7 giorni in alto mare. Motovedette della Guardia costiera e della Guardia di finanza affiancano la Sea Watch.
“Ennesima provocazione in vista – aveva dichiarato già ieri Matteo Salvini, che il tribunale dei ministri vuole processare per il caso della nave Diciotti -. Dopo aver sostato per giorni in acque maltesi, la nave olandese Sea Watch 3 con 47 a bordo si sta dirigendo verso l’Italia. Ribadisco che la nostra linea non cambia, né cambierà. Nessuno sbarcherà in Italia. Pronti a mandare medicine e viveri ma i porti italiani sono e resteranno chiusi“.
E il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli suggerisce che ai 47 profughi pensi l’Olanda. “Io fornisco anche un’alternativa – ha dichiarato oggi 25 genaio -: sulla Sea Watch c’è una bandiera olandese che sventola e mi pare che gli olandesi non abbiano ancora detto nulla. Siano loro a trovare la maniera migliore di prendersi in carico i migranti”.
Sul caso interviene anche l’ex ministro dell’Interno Marco Minniti, che afferma: “Non c’è nessuna emergenza. Sono 47 migranti. Un grande Paese si fa carico di 47 migranti. Dimostra umanità”. Le autorità italiane hanno assegnato alla nave “un punto di fonda a largo delle coste di Siracusa (a 1 miglio – 2 km – a Nord di punta Maglisi). Obiettivo: garantire la sicurezza dell’unità e delle persone a bordo”. Ciò perché le condizioni mete continuano a peggiorare, come dice la guardia costiera. Sea Watch su Twitter precisa che le è stato appunto assegnato un “posto di fonda”. Invece di un “place of safety“, il “luogo sicuro previsto dalle procedure per lo sbarco di persone soccorse in mare”. Ed è quello che Sea Watch chiede.
Il sindaco di Siracusa Francesco Italia ha dichiarato che “per l’assistenza a queste persone Siracusa è pronta e disponibile. E’ chiaro che il sindaco no può dare l’autorizzazione all’attracco”. La guardia costiera ricorda poi che “nella mattinata dello scorso 19 gennaio la nave Sea Watch 3 procedeva al soccorso“. I migranti erano in area di salvataggio Sar (Search and rescue). Una zona di mare di responsabilità libica. Si trovavano su un barcone in difficoltà. “Le operazioni di soccorso – continua la Guardia costiera – sono terminate senza il coordinamento dell’autorità Sar competente”. A quel punto l”imbarcazione della Sea Watch con i migranti a bordo si è diretta verso la Sicilia. “A causa delle condizioni metereologiche in peggioramento”. “Inizialmente procedeva nella navigazione verso Lampedusa e successivamente verso la Sicilia orientale per trovare riparo”.
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