“Ne approfittiamo per dare una notizia all’Italia che a me riempie di orgoglio: abbiamo individuato Lino Banfi perché rappresenti l’Italia nella commissione italiana per l’Unesco (l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura, istituita a Parigi 4 novembre 1946, ndr.). Abbiamo fatto Lino Banfi patrimonio dell’Unesco”. Lo ha annunciato martedì 22 gennaio Luigi Di Maio all’evento M5s sul reddito di cittadinanza.
Oltre all’incarico, ha dichiarato Lino Banfi, che “mi è stato conferito volevo essere qui perché Conte è corregionale mio, è romanista come me, ed è presidente del Consiglio. Quando mi hanno chiamato ho detto ‘che c’entro io con la Cultura?’. In questi casi rappresentanti all’Unesco si sono fatti con persone che si sono laureate, che conoscevano la geografia, le lingue. Io voglio portare il sorriso ovunque, anche nei posti seri“.
“Questo ‘raghezzo’ – ha proseguito Banfi (82 anni) riferendosi a Di Maio – è bene che si sappia, mi volle conoscere già prima delle elezioni. Mi si presentò il giorno del mio compleanno a luglio, in una orecchietteria con un mazzetto di fiori. Potrebbe essere mio nipote come età, ma lui quando parla da solo ha 32 anni, quando parla con Conte e Salvini sembra ne abbia 55, e non ho capito perché lo fa”, scherza Banfi, che poi torna serio: “A me Di Maio disse ‘non me ne frega niente per chi voti, ma io ti devo questo tributo, perché hai fatto sorridere tre generazioni'”.
La Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco è stata istituita nel 1950. Il suo compito è di “favorire la promozione, il collegamento, l’informazione, la consultazione e l’esecuzione dei programmi Unesco in Italia”. È la Convenzione di Londra del 16 novembre 1945 a stabilire che tutti i 195 Paesi membri dell’Unesco istituiscano tali commissioni. L’organismo nazionale mette in atto le strategie generali elaborate dall’Assemblea in stretto contatto con la Rappresentanza Diplomatica Permanente d’Italia presso l’Unesco.
L’organo di governo della Commissione è il Consiglio direttivo. Tra i compiti della Commissione ci sono: fornire pareri e raccomandazioni al Governo e alle pubbliche amministrazioni sull’elaborazione e valutazione dei programmi Unesco; collaborare con gli organi competenti per l’esecuzione delle decisioni prese alla Conferenza generale dell’Unesco (che si svolge ogni due anni); produrre documenti e pubblicazioni periodiche per diffondere informazioni su principi, obiettivi ed attività dell’Unesco; pubblicizzare le problematiche trattate dall’Unesco; organizzare e promuovere incontri, convegni, corsi e altre attività di formazione e di studio nelle materie di competenza dell’Unesco.
Più in generale, la Commissione è il braccio operativo dell’organizzazione internazionale nei singoli Stati, nei quali si occupa anche di selezionare progetti che possano avere il sostegno dell’Unesco.
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