Applausi, selfie, abbracci, sorrisi. E anche un baciamano come si potrebbe fare a un Viceré borbonico. Così, venerdì 18 gennaio ad Afragola la folla ha accolto il ministro dell’Interno Matteo Salvini. Nella città dell’hinterland napoletano, che negli ultimi giorni è stata al centro delle cronache per i numerosi atti intimidatori della camorra, subiti dai commercianti, il ministro dell’Interno è accolto da centinaia di persone.
Applaudono, cercano di toccarlo, provano a farsi una foto con lui. Dalla folla arriva un grido, si sente distintamente anche negli ultimi secondi del video pubblicato sul profilo Twitter del ministro: “Non farci pagare la scorta a Saviano”.
E fra lo scrittore napoletano e il leader leghista lo scontro è al calor bianco. Saviano ha attaccato in modo molto severo la visita, giudicata, una passerella-show, del ministro ad Afragola. “Oggi alle 14:40 è previsto l’arrivo ad Afragola del Ministro della Mala Vita per la sua solita e inutile passerella, magari in divisa – scrive in un post su Facebook Saviano, commentando la visita in programma ad Afragola del ministro -. Salvini ad Afragola racconterà bugie e chi conosce la storia politica del sud Italia questo lo sa perfettamente.
“Chi non la conosce, e si fa imbambolare dalla propaganda anti immigrati, sappia che il referente politico di Salvini ad Afragola è oggi Pina Castiello, incredibilmente Sottosegretario con delega al Sud; questo la dice lunga sulla sudditanza politica del M5S a Salvini e sulla totale inconsapevolezza di Di Maio e Fico che, almeno il loro territorio, dovrebbero conoscerlo…”.
“Pina Castiello ha avuto come padrini politici – prosegue lo scrittore – Nicola Cosentino, poi Roberto Conte (condannato per associazione mafiosa, espulso dal centrosinistra e accolto nel centrodestra) ed è alleata dell’ex senatore Vincenzo Nespoli, più volte indagato dalla Procura napoletana, condannato in primo e secondo grado per bancarotta fraudolenta e per voto di scambio (su cui è intervenuta la prescrizione)”.
“Nespoli è uomo di Cosentino e di Cesaro, e Salvini, che vanta una lunga storia di odio e razzismo verso il Sud, ha raccolto le sue clientele politiche. – sostiene con forza Saviano -. Afragola è la prova lampante – scrive ancora Saviano – di come Salvini sia l’erede e, quel che è peggio, il garante della peggiore politica che ha regnato e spadroneggiato, insieme ai clan di camorra, al Sud negli ultimi decenni. Sarebbe questo l’impegno anticamorra del Ministro della Mala Vita?”. Immediata la replica di Salvini: “Saviano? Lui combatte la camorra a parole, io con i fatti“.
Di oggi 18 gennaio, invece, è la pubblicazione sul Corriere della Sera, di un sondaggio di Nando Pagnoncelli. Se si andasse al voto adesso la Lega, spinta dalla linea dura sui migranti e dal successo per la cattura dell’ex terrorista rosso degli anni ’70, Cesare Battisti, estradato dalla Bolivia dopo quasi 40 anni di latitanza, otterrebbe il 36% dei consensi. Oltre il doppio dei voti ottenuti alle Politiche del 4 marzo 2018. In calo netto il Movimento Cinque Stelle, che dal 33% ottenuto il 4 marzo colerebbe a picco fino a un misero 25,4% odierno.
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