Via libera a reddito di cittadinanza e “Quota 100”: cosa sono, come funzionano, chi ne ha diritto

Reddito di cittadinanza e “quota 100” sulle pensioni sono adesso ufficialmente varate nel cosiddetto “decretone”. Le due misure bandiera, rispettivamente del M5s e della Lega, saranno avviate nell’arco delle prossime settimane. L’approvazione definitiva dei provvedimenti è arrivata ieri 17 gennaio in Consiglio dei ministri.

CINQUE MILIONI DI POVERI

Sono 1,32 milioni i nuclei familiari che beneficeranno del reddito di cittadinanza, di cui 164 mila stranieri. Lo si legge nella relazione tecnica dell’ultima bozza del decretone successiva al Consiglio dei ministri. Secondo una tabella riportata sempre nella relazione, in totale i nuclei di soli stranieri sono pari a 256 mila: di questi 92 mila non potranno accedere però al reddito in quanto non “lungosoggiornanti” e non residenti da almeno 10 anni nel territorio italiano. “È un progetto – ha detto il premier – che riguarda cinque milioni di persone che si trovano in povertà e un milione di persone che potranno andare nel triennio in anticipo in pensione”.

PENSIONI QUOTA 100

“Soldi veri: 22 miliardi di euro”, ha detto il vicepremier Matteo Salvini parlando del valore del decretone. Ci sarà “subito la liquidazione per il settore pubblico, 30 mila euro cash”, ha aggiunto Salvini. Con quota 100, ha ribadito, “non c’è nessuna penalizzazione e nessun taglio, sarà una libertà di scelta”. “62 anni e 38 anni versamenti senza penalizzazione ed è solo il punto di partenza, l’obiettivo è quota 41. La Fornero si prepari a piangere ancora”, ha detto ancora Salvini. “Dedico questa decina di paginette – ha evidenziato alla signora Fornero, la signora piangente, e al signor Monti, non se ne fanno ancora una ragione…io conto di fare il ministro ancora a lungo”.

REDDITO DI CITTADINANZA

Un’impresa che assume chi prende il reddito di cittadinanza arriva fino a 18 mesi di sgravi fiscali. Se chi prende il reddito decide di aprire un’azienda riconosciamo fino a 16 mesi di assegno per avviarla. Perché questa misura serve anche a stimolare l’autoimpiego e ad abbassare il costo del lavoro, su cui c’è tanto da fare”. Così Luigi Di Maio. “In sette mesi abbiamo realizzato le misure centrali del contratto di governo: reddito di cittadinanza e quota 100 sulle pensioni. Adesso abbiamo la dimostrazione con i fatti che tutti gli altri punti del contratto si possano realizzare. A chi diceva fosse fantascientifico dico che la migliore risposta è questa”.

LE “NORME ANTI-DIVANO”

Nel reddito di cittadinanza ci “sono norme anti-divano, che sono le norme su cui si fonda tutto il programma e che non consente a nessuno di poter abusare del reddito”. “Non converrà rifiutare la prima domanda, perché dalla seconda l’offerta è più lontana, e la terza è in tutta Italia“. Oltre al patto per il lavoro e al patto per l’inclusione sociale ci sarà anche “un patto per la formazione”, siglato con “enti di formazione bilaterale, enti interprofessionali o aziende”, per chi non è “adeguatamente formato” per entrare subito nel mondo del lavoro.

UN SITO PER LE DOMANDE ONLINE

“Per febbraio saremo pronti a pubblicare il sito internet che dirà quali documenti sono da preparare e poi il sito da marzo sarà attivo per recepire la documentazione. Non c’è bisogno di andare a nessuno sportello se non si vuole. Possibile fare tutto con il portale” ma in alternativa si potrà usare “un normale sportello postale” o ancora i Caf. “Dopodiché l’Inps verifica e il reddito sarà erogato con una normalissima carta elettronica di Poste italiane. Dopo l’accesso al programma, entro 30 giorni, si sarà contattati dai soggetti attuatori”. “Ci sono le pensioni di cittadinanza che stanno aspettando tanti pensionati che vanno alla mensa dei poveri. Ci saranno 780 euro se il pensionato vive da solo e per un nucleo fino a 1032 euro di pensione di cittadinanza”, ha detto ancora Di Maio. La platea di chi percepirà il reddito di cittadinanza – ha spiegato – sarà “per il 50% al Sud e per il 50% al centro-Nord“.

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