“Nel 2054 molti lavori non ci saranno più. Serve un sostegno per tutti“. Lo dice Davide Casaleggio, in un’intervista rilasciata il 16 gennaio al Corriere della Sera. “Dobbiamo prendere atto – spiega il figlio del cofondatore del M5S, presidente dell’Associazione Rousseau – che la direzione è questa già da alcuni decenni e ora sta accelerando. Prima ce ne rendiamo conto, prima possiamo mettere in atto strategie per affrontare questo passaggio con efficacia”.
Sull’avvento dell’industria 4.0, “tutte le rivoluzioni industriali hanno avuto un forte impatto sulla società e sull’economia – osserva – È importante capire cosa sta accadendo per anticipare i problemi, ma anche per intercettare le opportunità”. In questo scenario, il reddito di cittadinanza è “una misura che ci mette al passo con il resto d’Europa e che intende sostenere l’occupazione attraverso la formazione. Ma non è solo questo. Con l’avvento di nuove tecnologie il rapporto tra produttività e tempo lavorativo, che si traduce in occupazione, è cambiato e in futuro i due fattori saranno sempre più indipendenti. Entro una generazione, molte professioni scompariranno”.
“Occorrerà istituire – aggiunge – dei meccanismi di redistribuzione del reddito svincolati dall’occupazione che supportino la domanda, altrimenti avremo la massima produttività e consumatori con sempre meno capacità di spesa. Possiamo intendere il reddito di cittadinanza anche come un primo passo verso la ridistribuzione alla comunità di questa iperproduttività delle imprese”.
ARCHIVIO – Beppe Grillo molla i No Vax e firma con Renzi il Patto per la Scienza di Burioni
Sotto un’immagine multicolore di Galileo, ridisegnata al computer, ecco il testo che non ti aspetti. Beppe Grillo, sul suo sito beppegrillo.it, sottoscrive e rilancia, oggi 10 gennaio, il Patto Trasversale per la Scienza. Nulla di strano, a prima vista, se non fosse, però, che si tratta di un Patto promosso, fra gli altri, da Roberto Burioni, scienziato virologo inviso al movimento no-vax che, almeno in parte, si rifà politicamente ai Cinque Stelle. E sottoscritto, fra gli altri, anche da Matteo Renzi, uno dei più fieri avversari politici di Grillo.
“Ho ricevuto il presente appello dal Professor Guido Silvestri. Non conosco il Professor Roberto Burioni“, scrive il capo carismatico e fondatore del Movimento al termine del suo post online. Prima, però, Grillo sottolinea ripetutamente la bontà del testo che ha deciso di sottoscrivere: “Nella scienza non si crede: o si capisce oppure non si capisce. È una modalità di comprensione delle cose del mondo che deve essere capace di prescindere da qualsiasi pregiudizio”, sono le prime parole di Grillo suo suo sito.
“La scienza, ed il suo mondo, hanno bisogno di sopravvivere, come qualunque altra cosa – precisa più avanti Grillo -. Per questo condivido con voi il Patto Trasversale per la Scienza”. Perché, sottolinea Beppe Grillo, “il progresso della scienza deve essere riconosciuto come un valore universale dell’umanità e non può essere negato o distorto per fini politici e/o elettorali”.
IL TESTO DEL PATTO PER LA SCIENZA
Noi sottoscritti rivolgiamo un appello a tutte le forze politiche italiane affinché sottoscrivano il seguente Patto Trasversale per la Scienza e si impegnino formalmente a rispettarlo, nel riconoscimento che il progresso della Scienza è un valore universale dell’umanità che non può essere negato o distorto per fini politici e/o elettorali.
Patto Trasversale per la Scienza
Tutte le forze politiche italiane si impegnano a sostenere la Scienza come valore universale di progresso dell’umanità, che non ha alcun “colore politico”, e che ha lo scopo di aumentare la conoscenza umana e migliorare la qualità di vita dei nostri simili.
Nessuna forza politica italiana si presta a sostenere o tollerare in alcun modo forme di pseudoscienza e/o di pseudomedicina che mettono a repentaglio la salute pubblica (i.e., negazionismo dell’AIDS, anti-vaccinismo, terapie non basate sull’evidenza scientifica, etc.).
Tutte le forze politiche italiane si impegnano a governare e legiferare in modo tale da fermare l’operato di quegli pseudoscienziati che con affermazioni non-dimostrate ed allarmiste creano paure ingiustificate tra la popolazione nei confronti di presidi terapeutici validati dall’evidenza scientifica e medica.
Photo credits: Twitter
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