Pawel Adamowicz, 53 anni, sindaco di Danzica, in Polonia, è morto. Era stato accoltellato la sera del 13 gennaio durante un concerto di beneficenza di fronte a migliaia di persone. Il popolare uomo politico, tra gli esponenti più in vista dell’opposizione al governo sovranista e conservatore di Jaroslaw Kaczynski, era stato trasportato in ospedale in gravissime condizioni e sottoposto a un intervento chirurgico che è durato cinque ore.
Il sindaco ha perso la vita nella tarda mattinata di lunedì 14 gennaio nell’ospedale dove era stato ricoverato e dove decine di cittadini si erano messi in fila per donare il sangue e aiutarlo. L’uomo che ha accoltellato il sindaco si chiama Stefan W., ha 27 anni e secondo il vice ministro dell’Interno, Jaroslaw Zielinsk, avrebbe sofferto in passato di disturbi mentali. Le indagini stanno cercando di spiegare come sia stato possibile che il giovane assassino, appena uscito dal carcere dopo aver scontato una condanna per rapina a mano armata in una banca, sia entrato in possesso di un pass per la stampa che ha usato per accedere al palco.
Salito sul palco l’uomo ha colpito più volte il sindaco con un coltello gridando “Adamowicz è morto”. Il ventisettenne ha urlato di essere stato sbattuto in carcere e torturato pur essendo innocente negli anni in cui l’ex partito di Adamowicz, Piattaforma civica, era al potere, tra il 2007 e il 2015. Il primo cittadino di Danzica stava partecipando al concerto conclusivo della raccolta nazionale di fondi organizzata dalla fondazione Wosp (Grande orchestra caritatevole di Natale) che ogni anno mette insieme milioni di euro da destinare all’acquisto di attrezzature ospedaliere.
Adamowicz è sindaco della città culla di Solidarnosc dal 1998. E l’anno scorso è stato rieletto come indipendente con il 65% dei consensi. Nell’amministrazione cittadina ha sempre avuto posizioni progressiste, a sostegno dei diritti delle minoranze e della comunità lgbt, diventando uno dei volti più noti del movimento dei sindaci polacchi che si oppone all’autoritarismo della destra euroscettica.
Il presidente polacco Andrzej Duda aveva in un primo momento dichiarato che “i medici sono riusciti a rianimare Adaomowicz e che c’è speranza, ma le sue condizioni sono molto serie”. Particolarmente colpito il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, ex premier e cofondatore di Piattaforma civica nativo di Danzica: “Preghiamo per il sindaco Adamowicz. Pawel, siamo con te”, ha scritto su Twitter. Il numero uno della Wosp, Jerzy Owsiak, oppositore delle politiche di destra del governo, ha puntato l’indice su quello che ha definito il clima di odio creato dal partito Diritto e Giustizia.
Ha fatto riferimento alla campagna denigratoria nei suoi confronti, a un’animazione trasmessa dalla tv di Stato la settimana scorsa che aveva anche toni fortemente antisemiti. Owsiak vi era rappresentato come una figura d’argilla manipolata da un alto esponente di Piattaforma civica che accumulava i soldi che Wosp aveva raccolto e su una delle banconote compariva una stella di David. La rete pubblica si è poi scusata, visto il clamore e le proteste che l’animazione aveva scatenato.
Photo credits: Twitter
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