La fatturazione elettronica, questa sconosciuta. Per molti, ancora. Sebbene dal primo gennaio 2019 sia realtà per il popolo delle Partite Iva. Il nuovo piano fiscale, infatti, che prevede l’addio alla carta per dare spazio alle fatture telematiche. Il tutto per recuperare risorse sul fronte dell’evasione fiscale. Nei primi 4 giorni di entrata in vigore del nuovo sistema, sono state almeno 2,8 milioni le fatture elettroniche emesse.
Ma come riporta il Corriere della Sera, le associazioni di categoria sono già sul piede di guerra. Il Codacons è tra i gruppi più determinati a puntare l’indice contro la nuova fatturazione: “È stato scatenato il caos fiscale, generato dalle nuove norme. E in particolare dall’introduzione della fatturazione elettronica” dicono dall’associazione che difende i diritti dei consumatori.
Ma a protestare sono anche i commercialisti che di fatto sono in prima linea su questo fronte caldo del Fisco: “Ci risultano segnalazioni di utenti — ha spiegato il presidente dell’Associazione dei commercialisti, Marco Cuchel — che, collegandosi al portale Fatture e corrispettivi dell’Agenzia delle Entrate, visualizzano il messaggio “Il sistema non è al momento disponibile, ci scusiamo per l’inconveniente e si prega di riprovare più tardi”.
L’Agenzia delle Entrate però non vuol sentire parlare di confusione. E tanto meno di caos: “Nessuna anomalia sul server Sogei. Assicuriamo un attento monitoraggio effettuato sui sistemi”. Infine, sempre l’Agenzia ha fatto sapere che il margine di errore su queste fatture è del 6%. Un margine che di fatto è basso e che secondo l’Agenzia si sarebbe registrato anche con fatturazione su altri supporti.
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