Ore 20:44 – “Auguri ai terremotati. A tutti gli italiani e ai 5 milioni di immigrati nel nostro Paese. Auguri a Papa Francesco. Concludo dal nostro riconoscerci comunità. Ho visitato il Centro di cura per l’autismo di Verona, ho qui un disegno. A tutti auguri di buon anno.”
Ore 20:41 – “La campagna per le elezioni europee si svolga serenamente“. A tutti coloro che si sentono soli voglio mandare un saluto affettuoso“. Carabinieri, vigili del fuoco e uomini e donne delle forze armate sono al centro dei nostri pensieri”.
Ore 20:39 – “Aver evitato la procedura di infrazione europea ci dà fiducia. La dimensione europea è quella in cui l’Italia ha scelto di investire. Al suo interno dobbiamo essere voce autorevole. La mia solidarietà ai familiari di Antonio Megalizzi“.
Ore 20:37 – “Debito pubblico e mancanza di lavoro per i giovani restano problemi forti ma solo l’impegno lungimirante può aiutarci a superare i problemi”.
Ore 20:36 – “Il settore del no profit è importante e va sostenuto. Vanno evitate tasse sulla bontà. L’immagine dell’Italia non sarà mai quella degli ultras di calcio. Lo sport è un’altra cosa.” “Esortare a una convivenza più serena con parole di verità, senza nasconderci carenze e approssimazioni”.
Ore 20:35 – “Non dobbiamo aver timore di manifestare buoni sentimenti che migliorano la società come di chi si impegna nel proprio dovere”.
Ore 20:33 – “C’è bisogno di sicurezza. Non sono ammissibili zone franche. La vera sicurezza si realizza preservando i valori positivi della convivenza. Sicurezza è anche più attenzione per i giovani e per gli anziani e si raggiunge sostenendosi l’un l’altro”
Ore 20:32 – “C’è bisogno di unità, di comunità. Condividere valori, diritti e doveri. Significa responsabilità, nel battersi per le proprie idee rifiutare l’astio.”
Ore 20:31 – “Siamo nel tempo dei social in cui molti vivono connessi in rete. Ma questo appuntamento, nato decenni fa, col presidente Luigi Einaudi, resta. Per augurarvi il nuovo anno”
Ore 20.30 – Dal Palazzo del Quirinale il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, comincia il suo discorso di fine anno agli italiani.
L’anno che si chiude, il 2018, è stato politicamente aspro e ha avuto un forte impatto su tutti gli strati della società. Il 2019 sia quindi l’anno dei diritti e doveri di tutti, della responsabilità e di una ritrovata convivenza civile che riporti l’Italia ad essere protagonista in Europa.
Sergio Mattarella sta limando il suo terzo discorso di fine anno. Alle 20.30 di oggi 31 dicembre il suo messaggio agli italiani in diretta televisiva. Il presidente è stato costretto in extremis la legge di Bilancio 2019 che gli è giunta dal Parlamento nell’ultimo giorno possibile prima dell’esercizio provvisorio. Una tempistica emergenziale che però il Colle ha deciso di non stressare dopo che la manovra è stata per mesi sull’ottovolante dello spread e del rischio della procedura d’infrazione della Commissione europea.
Photo e video credits: Twitter / Quirinale @Quirinale