Feriti, crolli e danni. E al momento almeno 600 sfollati. È il bilancio di una scossa di terremoto di magnitudo 4.8 sull’Etna, ieri notte 26 dicembre. Quello che vi proponiamo è il video girato dalla polizia di Stato dall’elicottero sull’Etna. Si tratta del sisma più intenso da quando il vulcano che guarda Catania ha ripreso la sua attività tre giorni fa, alla vigilia di Natale. Il terremoto si è scatenato alle 3:19 della notte tra il 25 dicembre e Santo Stefano, a una profondità di solo un chilometro.
I paesi più colpiti sono Zafferana Etnea, Acireale, Aci Sant’Antonio, Aci Catena, Aci Bonaccorsi e Santa Venerina. Ventotto le persone che hanno fatto ricorso alle cure mediche: dieci soccorse dalle ambulanze, 18 si sono recati negli ospedali.
Il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, ha convocato il Comitato operativo e fatto un sopralluogo nella zona interessata dal sisma. Poi un vertice in prefettura a Catania con il sindaco e i primi cittadini dei comuni interessati. Per cinque ore, dalle 3.20 – subito dopo l’evento sismico – e le 8.50, c’è stato uno stop della circolazione ferroviaria sulle linee Messina-Siracusa e Catania-Palermo. In poche ore, dopo le necessarie verifiche è stato riaperto al traffico anche il casello di Acireale, sull’autostrada Messina-Catania, chiuso nell’immediatezza del sisma.
I crolli hanno interessato circa 15 abitazioni private e alcune chiese. A Fleri vengono giù le pareti di una casa: “Siamo vivi per miracolo, ci hanno salvato i mobili”, sono le dichiarazioni di una famiglia. A Pennisi cade la statua di Sant’Emidio, venerato come protettore dai terremoti. Chiuso per lesioni sospette un tratto dell’A18. Aperte scuole e palestre comunali per accogliere le persone. Il premier Conte è in contatto con il capo della protezione civile Borrelli per seguire gli sviluppi, mentre Luigi Di Maio arriverà domani nel Catanese. Salvini, intanto, ringrazia i pompieri: sarà a Catania oggi 27 dicembre alle 15.
I tecnici hanno già sottoscritto una convenzione con Federalberghi per poter ospitare chi non può rientrare nella propria abitazione. Si parla di almeno 600 persone. Tutti coloro, invece, che hanno paura a rientrare a casa per il possibile ripetersi di qualche scossa potranno trascorrere la notte nei palazzetti dello Sport. La Giunta di governo della Regione Siciliana si riunirà domani pomeriggio – in seduta straordinaria – per dichiarare lo stato di calamità, con la contestuale richiesta a Roma della dichiarazione di emergenza. L’appuntamento è alle ore 17 nella sede etnea della Regione Siciliana.
Photo credits: Twitter; video credits: Twitter / Polizia di Stato @poliziadistato
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