L’Italia dovrebbe compiere ulteriori sforzi per il Bilancio 2019. Così il commissario Ue Pierre Moscovici commenta l’annuncio da parte del governo italiano di un deficit al 2,04% per il prossimo anno. Lo riportano le agenzia di stampa. Come è noto Giuseppe Conte, Luigi Di Maio e Matteo Salvini volevano un rapporto deficit / Pil al 2,4%, ben più alto. “È un passo nella giusta direzione, ma ancora non ci siamo, ci sono ancora dei passi da fare, forse da entrambe le parti”.
I mercati salutano intanto positivamente il disgelo tra Roma e Bruxelles, dopo l’intesa con Conte su un ribasso del rapporto deficit / Pil. E lo spread apre in calo, stamani 13 dicembre, a 266 punti contro i 272 della chiusura di ieri sera, ai minimi da fine settembre. Il rendimento del titolo decennale italiano scende al 2,94%. Ed anche i primi scambi sono in crescita per Piazza Affari, che sale dell’1,3% ed è la migliore di un’Europa in rialzo.
A spingere il listino milanese e a far scendere il differenziale tra Btp e Bunb è il dialogo fra governo e Ue sulla manovra, con l’obiettivo di un deficit al 2.04%. Volano le banche, con Mps che sale de 3,5%, Intesa del 3,4%, Unicredit del 3,2%, Ubi del 3%, Bper del 2,4%, Banco Bpm del 2%, piatta Carige. In rosso Moncler (-1%) e Saipem (-0,6%). Sale anche Fca (+1,3%), piatta Tim. Fuori dal lisino principale crolla Ovs (-15%) dopo i conti, vola Astaldi (+11%) in attesa della proposta di Salini.
ARCHIVIO – Ue, la Commissione stronca la manovra dell’Italia. Si rischia una multa da miliardi di euro
La Commissione europea boccia la manovra economico-finanziaria dell’Italia. E adesso il nostro Paese rischia una sanzione fino a 9 miliardi euro, oltre al congelamento dei fondi strutturali (i finanziamenti che l’Unione Europea dà agli Stati membri perché investano su crescita economica e occupazione) e a uno stop dei prestiti della Banca europea degli investimenti (Bei). Tutto ciò però non è ancora detto.
“Ora spetta agli Stati membri” presentare la loro posizione “sulla nostra relazione”, entro due settimane”, ha affermato il commissario agli Affari economici, Pierre Moscovici (nella foto) presentando il maxipacchetto sul semestre europeo per l’Eurozona, secondo quanto riporta il sito dell’Ansa. Ciò significa che la procedura di infrazione contro l’Italia, che potrebbe alla fine del suo percorso portare a una maxi multa, sarà avviata se gli Stati membri daranno il loro via libera ultimo. Come Italia siamo però – purtroppo – incamminati su questa strada.
Definitivamente rigettato, quindi, dopo una vana richiesta di “correzioni”, il documento programmatico di bilancio del governo Conte per il 2019. E adesso, come detto, potrebbe di qui a poche settimane, avviarsi il meccanismo che porterà a a una procedura di infrazione, vale a dire – potenzialmente – a una maxi multa per miliardi di euro a carico dei contribuenti italiani. La manovra italiana vede un “non rispetto particolarmente grave” delle regole di bilancio, in particolare della raccomandazione dell’Ecofin (Consiglio dei ministri economici e finanziaria europei) dello scorso 13 luglio.
È quanto rileva la Commissione Ue nella valutazione adottata oggi 21 novembre. È con “rammarico” quindi che Bruxelles “conferma” la sua precedente valutazione della bozza del bilancio dell’Italia. E ora che cosa succede? L’esecutivo comunitario ha anche adottato il rapporto sul debito, aprendo così la strada a una procedura per deficit eccessivo nelle prossime settimane.
“La nostra analisi di oggi suggerisce che il criterio del debito deve essere considerato non rispettato. Concludiamo che l’apertura di una procedura per deficit eccessivo basata sul debito è quindi giustificata“. Lo scrive la Commissione Ue nel suo rapporto sul debito italiano.
“Siamo sempre convinti della nostra manovra e della solidità del nostro impianto economico”, ha commentato a caldo il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Il debito sotto il faro della Commissione Ue “sarebbe il debito del 2017, del precedente governo”, fa notare il presidente del Consiglio.
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