Polemiche nel mondo della scuola per la presa di posizione del ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti. “Vorrei sensibilizzare il corpo docente e le scuole a un momento di riposo degli studenti e delle famiglie affinché vengano diminuiti i compiti durante le vacanze natalizie” ha detto il ministro all’incontro con il Garante per l’infanzia. Bussetti ha annunciato per i prossimi giorni una circolare “per la diminuzione dei compiti durante le vacanze, compiti che gravano sugli impegni delle famiglie e quindi vorrei dare un segnale. Penso a questi giorni di festività e ai ragazzi e alle famiglie che vogliono trascorrerle insieme”.
Anche intervenendo alla trasmissione Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1, ospite di Giorgio Lauro e Geppi Cucciari, il ministro Bussetti ha sostenuto che bisogna dare “pochi compiti per le vacanze”. “I ragazzi – ha detto – hanno bisogno un attimo di rilassarsi e ritrovare i piaceri della vita familiare e degli amici” e fare altre cose “sicuramente la lettura. Ma anche fare movimento, dedicarsi ai propri interessi e andare a vedere delle mostre”.
Di fatto molto spesso sono le famiglie a dover rinunciare a fare gite, ad andare a trovare amici o parenti che vivono fuori città – oppure lo fanno in pochi giorni – perché i figli sono sovraccarichi di compiti. Questa è una realtà che esiste. Problemi che poi si raddoppiano nelle famiglie in cui i genitori sono separati o divorziati dove il Natale non si trascorre tutti insieme e il tempo per fare tutto si dimezza. Compiti che talvolta diventano fonte di liti tra genitori e figli o anche tra gli stessi genitori, tra chi è più permissivo e chi più rigido.
A dicembre 2017, secondo una ricerca compiuta da Skuola.net, e citata dal Messaggero, alla vigilia delle feste natalizie, la metà degli studenti già prevedeva che non sarebbe riuscita a terminare in tempo i compiti assegnati dai professori per le vacanze di fine anno: una mole di lavoro che 8 su 10 giudicavano eccessiva. Un giudizio confermato anche a livello europeo dall’Ocse (organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) che dal 2012 sancisce che gli studenti italiani sono tra i più carichi di compiti a casa dell’intero pianeta. Un problema tanto sentito che sui social sono nati molti gruppi, il più numeroso è “Basta compiti” che raccoglie 12.556 iscritti.
Una circolare quella di Bussetti che potrebbe togliere molti sensi di colpa agli studenti visto che, sempre da Skuola.net a gennaio 2018 è emerso che su un campione di 5000 studenti di scuole medie e superiori, il 52% non aveva fatto compiti durante le vacanze natalizie e solo il 19% era riuscito a completarli tutti. Tra chi era riuscito a portare a termine tutti i compiti, ben il 70% aveva spiegato di aver svolto qualche esercizio persino nei giorni delle feste comandate: Natale, Capodanno e Epifania, mentre una quota simile, il 69%, aveva dovuto rinunciare a partire o a fare gite durante le feste. Se la stragrande maggioranza degli interessati plaude all’iniziativa del ministro Bussetti che ha anche annunciato di voler “reintrodurre o potenziare la geografia”, c’è anche qualche voce fuori dal coro. È il caso dell’Anief (Associazione nazionale insegnanti e formatori), il cui presidente nazionale Marcello Pacifico domanda: “Ministro, perché non si preoccupa dei problemi seri e lascia fare ai docenti il loro lavoro?”.
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