Sgombero a Roma, stamani 10 dicembre, dell’ex Penicillina: la fabbrica ghetto di via Tiburtina 1040. Le operazioni, riporta Quotidiano.net, si sono svolte in maniera tranquilla, anche perché molte delle persone che occupavano lo stabile, lo hanno lasciato nelle scorse settimane. Tuttavia non sono mancate le contestazioni a quello che per alcuni residenti della zona è uno “sgombero farsa” che “non risolve i problemi dell’amianto e del degrado di un’area che va bonificata” (il video che pubblichiamo è tratto dall’account Twitter della giornalista Eleonora Camilli).
ALL’INTERNO SOLO 40 PERSONE SU 400
Chiuso – e riaperto intorno alle 9:30 – il tratto di strada da e per il Raccordo anulare, con pesanti ripercussioni sul traffico di prima mattina. All’interno dell’ex fabbrica la polizia ha trovato circa 40 persone e ha proceduto all’identificazione. Ma fino a pochi giorni fa nello stabile vivevano circa 400 persone, principalmente nord africani, ma anche famiglie di italiani. “Sono andati via tutti nei giorni scorsi – racconta un ragazzo senegalese – anche io ho dormito stanotte in strada”. All’alba su via Tiburtina c’erano diversi migranti che camminavano spingendo dei trolley.
IL COMMENTO DI SALVINI
Intorno alle 9.30 è arrivato sul luogo dello sgombero Matteo Salvini, che ha subito postato un video in diretta sui social con la diretta. “Orgoglioso di questo intervento di legalità, pulizia e sicurezza atteso da anni”, ha detto dopo un sopralluogo di una decina di minuti. E commenta: “Era un punto di spaccio e rifornimento per buona parte della città. Aggressioni, rapine, accoltellamenti, furti e violenze erano all’ordine del giorno. Le poche decine di persone regolari e realmente bisognose saranno prese in carico dalle istituzioni. I 35 rintracciati questa mattina nella struttura sono stati portati in questura per accertamenti: in caso di irregolarità saranno espulsi. Gli altri sono e saranno individuati, seguiti e identificati ovunque si trovino”.
DURE CONTESTAZIONI: “SCIACALLO!”
Il ministro dell’Interno non era atteso, per lo meno non dagli abitanti di San Basilio, alcuni dei quali in mattinata avevano commentato: “Qui c’è troppo degrado perciò oggi non verranno né Raggi né Salvini”. Applausi ironici e qualche insulto sono stati indirizzati verso le forze dell’ordine da parte di un gruppetto di residenti. “Bravi, un altro show – ha detto una donna – lì dentro ormai non c’è più nessuno“. E un’altra signora: “Ora sono cani sciolti. Prima almeno stavano lì dentro. Devono trovare un altro posto dove farli andare“. Un residente urla al ministro: “Salvini dov’eri prima? L’amianto ce lo lasci dentro? Questo posto è così da 30 anni, perché nessuno è mai venuto a controllare? Qui c’è l’amianto in polvere che ci respiriamo da 30 anni. È uno sgombero-farsa. Chi pagherà per questi veleni che ci respiriamo?“. E un altro manifestante: “Le persone stanno per strada. Quale sicurezza per il quartiere? Sciacallo! Con il tuo decreto Sicurezza le persone stanno rimanendo per strada. Tu aumenti le tensioni sociali, non le risolvi”. Un immigrato commenta: “Salvini è andato via e non ha parlato con noi. Non sa come viviamo e dove andremo a dormire. C’è solo una associazione che ci aiuta“. Lui vive lì da 1 anno e 5 mesi: “E ora non so dove andare. È un posto che non andava bene neanche per gli animali ma non avevamo altre soluzioni”.
Photo credits: Twitter; video credits: Twitter / Eleonora Camilli @EleonoraCamilli