Nel mondo degli algoritmi e dell’intelligenza artificiale basta premere un tasto sbagliato e si rischia di bruciare milioni di euro con un clic. Se la fonte non fosse l’autorevole Financial Times e il protagonista non fosse il colosso dei colossi hitech Google, si stenterebbe a credere alla notizia che sta facendo il giro dei siti finanziari di tutto il mondo.
Ma cosa è successo? Secondo il quotidiano britannico uno stagista di Google durante una sessione di trainig sulla piattaforma pubblicitaria del motore di ricerca avrebbe attivato involontariamente un finto annuncio pubblicitario (realizzato, appunto, come test) in un numero enorme di pagine web e app. In sintesi, lo stagista pensava di simulare l’acquisto di spazi pubblicitari, ma in realtà stava spendendo 10 milioni di euro per diffondere, nella realtà, un annuncio per altro senza messaggio.
L’errore è avvenuto mercoledì 5 dicembre e ci sono voluti 45 minuti per capire cosa stesse succedendo, riporta Financial Times. Google, secondo il quotidiano, ha confermato l’errore e ha annunciato che pagherà quanto dovuto a siti e app coinvolti (soprattutto in Usa e Australia). A rendere disastrosa la svista anche il prezzo a cui l’incauto stagista avrebbe acquistato gli ads: più di 25 dollari per mille visualizzazioni, quando la media per lo stesso annuncio è di 2/4 dollari. In gergo si chiama fat finger: quando il dito “grasso” sconfina nel tasto sbagliato. Provocando, talvolta, errori a sette zeri.
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