Tremila imprenditori sono riuniti in questi giorni da tutta Italia alle Ogr, le ex Grandi Officine Riparazioni di Torino, dove si riparavano i treni dalla metà dell’800. Obiettivo: una grande manifestazione organizzata per sollecitare il rilancio delle infrastrutture a partire dalla Tav ferroviaria Torino-Lione. Presenti dodici associazioni d’impresa, che complessivamente rappresentano 13 milioni di lavoratori e oltre il 65% del Pil. L’incontro è intitolato “Infrastrutture per lo sviluppo. Tav, l’Italia in Europa” ci sono i presidenti nazionali di Confindustria, Casartigiani, Ance, Confapi, Confesercenti, Confagricoltura, Legacoop, Confartigianato, Confcooperative, Confcommercio, Cna e Agci.
LA STOCCATA DI BOCCIA
“Se siamo qui è perché la nostra pazienza è quasi limite, per mettere insieme 12 associazioni tra cui alcune concorrenti tra loro. Se siamo qui tra artigiani, commercianti, cooperative, industriali, qualcuno si dovrebbe chiedere perché. La politica è una cosa troppo importante per lasciarla solo ai politici“. Lo ha detto il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia prima dell’inizio della manifestazione per la Tav alle Ogr.
LA SECCA REPLICA DI SALVINI
“C’è qualcuno che è stato zitto per anni quando gli italiani, gli imprenditori e gli artigiani venivano massacrati – è la risposta critica a Confindustria da parte del vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini -. Ora ci lasciassero lavorare e l’Italia sarà molto migliore di come l’abbiamo trovata”. Salvini ha rilasciato queste dichiarazioni ai giornalisti a margine delle celebrazioni di Santa Barbara, patrona dei Vigili del fuoco, oggi 4 dicembre. “Siamo qui da sei mesi – ha ribadito – ascolterò tutti, incontrerò tutti, ma lasciateci lavorare”.
Quanto alla manovra e alla trattativa con l’Europa, il leader della Lega afferma che “il 2% (del rapporto fra debito e prodotto interno lordo, ndr.) è un numero su cui si esercitano giornalisti e commissari Ue, noi badiamo alla sostanza e a trovare risorse”. “Noi facciamo una manovra seria – ha aggiunto – che non dipenderà dallo zero virgola ma dai contenuti. Una manovra che ha degli investimenti che non ci sono mai stati negli anni precedenti”. Quanto alla Tav, Salvini ha poi ribadito “di essere per l’Italia dei sì”.
I NO TAV CONTRO LE IMPRESE
Il movimento No Tav attacca l’iniziativa degli imprenditori: “Ben poco attivismo imprenditoriale si è visto quando la disoccupazione giovanile ha toccato il 40% o le infrastrutture da nord a sud sono crollate facendo vittime e feriti”. “Non abbiamo mai visto tante sigle riunirsi in altri momenti, dall’inizio della crisi globale per rilanciare l’economia. L’alzata di scudi – dicono – c’è solo quando i ben poco intraprendenti imprenditori rischiano di perdere una ricca commessa di soldi pubblici“.
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