Ore 14:21 – In nessuno dei siti coinvolti sono stati trovati ordigni esplosivi. Lo dicono fonti dei servizi di emergenza alla agenzia di stampa Tass. I centri commerciali di Mosca colpiti dal ‘terrorismo telefonico’ – dilagato in tutto il Paese l’anno scorso provocando l’evacuazione di oltre 2 milioni di persone – sono saliti a 14. Sarebbero state evacuate 6 mila persone. Le ferrovie russe invece smentiscono che sia stata evacuata la stazione Kievskaya, nel centro della capitale, come invece riportato da alcuni media. In nessun caso, degli oltre 4000 registrati l’anno passato, gli allarmi bomba si sono poi rivelati reali. Le autorità, ad ogni modo, prendono seriamente le telefonate anonime e procedono con i controlli delle unità cinofile. L’FSB, i servizi di sicurezza interni, l’anno scorso aveva annunciato di aver individuato l’origine delle telefonate in Siria, Turchia e Ucraina. E anche oggi – sostengono fonti a Ria Novosti – le chiamate sarebbero partite “dall’estero”.
Panico a Mosca, capitale della Russia, dove ritorna il cosiddetto “terrorismo telefonico”. Oltre 4 mila persone sono state evacuate nella tarda mattina di oggi 28 novembre da dieci centri commerciali. Ciò a seguito di una serie di allarmi bomba arrivati con telefonate anonime. Lo riporta l’agenzia di stampa russa Interfax.
“Ci sono state chiamate anonime riguardo a bombe piazzate nei centri commerciali di Kapitoly, Yevropeisky, Gorod, Megapolis, Tsvetnoi, Gorbushkin Dvor, Zvyozdochka e Atrium”, ha detto la fonte, senza nominare gli altri due centri. “Più di 4000 persone sono state evacuate dagli edifici, che saranno controllati dai cani poliziotti”, ha detto la fonte. I centri commerciali interessati dagli allarmi sono ora oggetto di perquisizioni ad opera di squadre di agenti e di unità cinofile.
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