È stato issato oggi 22 novembre, in mattinata, l’albero di Natale in Piazza San Pietro a Roma. Si tratta di un possente abete rosso, proveniente dal territorio di Pordenone e donato dalla Regione Friuli Venezia Giulia. L’albero, alto 23 metri, dal diametro al petto di 50 cm e del peso di circa 4,5 tonnellate è giunto a destinazione vivo e rigoglioso. Ma non basta.
Perché da quasi una settimana, e fino al 6 dicembre, in piazza San Pietro ci sono anche, armati di pala e piccone e imbragati come scalatori, i tre scultori del team “Sultans of sand”, coordinati dallo statunitense Richard Varano: stanno realizzando una Sand Nativity, un presepe monumentale in sabbia di 16 metri di larghezza per 5 di altezza e 6 di profondità. È il dono a Papa Francesco del Comune di Jesolo, che dal 2002 realizza il suo presepe di sabbia, e del Patriarcato di Venezia, per il Natale 2018. Adesso è affiancato dall’albero friulano appena arrivato dalla foresta del Cansiglio.
ARCHIVIO – Albero di Natale, a Roma “Spelacchio” è costato quasi 50 mila euro. Il paragone con Milano, Bari e Latina [FOTO]
Bufera sulla sindaca Raggi. Il Comune di Roma ha pagato 48 mila euro per l’Albero di Natale di piazza Venezia (foto in alto, a confronto con quello di Milano). Tre volte più che nel 2016. E la polemica infuria su “Spelacchio”: così è stata sarcasticamente ribattezzata la pianta sui social dai romani a cui non piace perché sarebbe “tristo”. A Milano, sostengono i detrattori dell’Albero di Piazza Venezia, “l’albero è più bello ed è costato zero euro perché sponsorizzato”.
La notizia è riportata dal sito web Affaritaliani.it, che cita una determina dirigenziale del Comune di Roma. “Servizi di ritiro, trasporto eccezionale posizionamento di n°1 abete di 20/22 metri circa per il Natale 2017 da collocare a Roma – piazza Venezia, comprensivo di rimozione e smaltimento al termine delle festività natalizie”, recita la determina secondo quanto riporta Affaritaliani.it.