Il premier Giuseppe Conte e sette ministri presenteranno a Caserta, oggi 19 novembre, il piano per i contrasto dei roghi dei rifiuti. Nella cosiddetta “terra dei fuochi” l’emergenza non è mai finita. Anzi, cresce di nuovo con molti incendi negli impianti di stoccaggio e smaltimento dei rifiuti, sui quali si allunga l’ombra della camorra. E se mancano a tutt’oggi prove scientifiche certe di un collegamento diretto fra sversamenti, veleni, diossine e l’aumento dei tumori nell’area fra Caserta e Napoli, è proprio in questa zona che l’incidenza delle patologie tumorali è superiore alla media nazionale.
DISCARICHE ABUSIVE, INTERRAMENTI, ROGHI
“Basta ai roghi tossici, mai più terre dei fuochi. Lunedì sarò a Caserta, con sette ministri di questo Governo, per firmare il “Piano d’azione per il contrasto dei roghi di rifiuti”, scrive su Facebook Giuseppe Conte. “Su impulso del nostro ministro all’Ambiente Sergio Costa e con la piena condivisione di tutti i ministri, presenteremo un programma concreto di interventi nella lotta a fenomeni come discariche abusive, interramento di rifiuti, roghi tossici e qualsiasi altra forma di violazione del territorio”, prosegue Conte.
IN COSA CONSISTE IL PIANO
Tra i punti chiave del piano del Governo, una sorta di cabina di regia istituita a Palazzo Chigi per coordinare gli interventi delle varie amministrazioni e verranno studiati appositi ‘piani di controllo’ del territorio che potranno essere attuati utilizzando delle task force composte da appartenenti alle forze di polizia, Esercito e polizia locale. “Noi vogliamo che la Campania sia il primo laboratorio di tutela ambientale del Paese. Sappiamo che il Paese ha un problema grosso, ma sappiamo che la Campania ha dato troppo in questi anni. È qua che vogliamo andare a sperimentare in termini concreti”, ha aggiunto il ministro dell’ambiente Costa.
SALVINI, DI MAIO E GLI INCENERITORI
Il ministro degli Interni, Matteo Salvini, intanto, si è detto ottimista sulla possibilità che si trovi un’intesa con Di Maio sul problema degli inceneritori: “Nel contratto è vero che c’è il superamento, ma intanto siamo nel 2018 e sono sicuro che, come abbiamo fatto in questi mesi, con Luigi Di Maio troveremo un’intesa per il bene del Paese. Sono fiducioso e ottimista”, ha affermato a proposito della polemica sui termovalorizzatori. Per Salvini “ormai c’è un sistema di termovalorizzatori sicuri“, alcuni di questi “all’estero hanno piste da sci e musei”. Il rischio ambientale, dunque, non è più elevato come in passato e “la morte e la malattia” dei cittadini “derivano da una mancata gestione e valorizzazione dei rifiuti”.
REGGE L’INTESA M5S-LEGA
Di Maio intanto dà appuntamento ai sostenitori campani per oggi 19 alle 18.30 “a Caivano insieme ai colleghi ministri” del Movimento 5 Stelle, dopo la firma del protocollo. “Ci ritroveremo lì – scrive su Facebook – dopo aver firmato il protocollo con il quale il governo si impegna in prima persona per la Terra dei fuochi. Risposte certe, ma sia chiaro: abbiamo appena cominciato. C’e’ ancora molto da fare. Voglio che la mia terra torni alla normalità, che i roghi si spengano per sempre”. L’intesa tra M5S e Lega, dunque, pare reggere anche a un difficile fine settimana appena trascorso. E il riavvicinamento tra Salvini e Berlusconi, che hanno preso un caffè insieme e fatto il punto sul centrodestra, non impensierisce più di tanto i pentastellati. Di Maio, intervistato dal Corriere, aveva detto chiaramente che “finché Salvini a me non chiede nulla per Berlusconi le cose andranno bene”. E puntuale è arrivata la replica del leghista: “Non ho niente da chiedere per Berlusconi”, ha assicurato il vicepremier e ministro dell’Interno.
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