È arrivato il freddo sull’Italia. L’inverno comincia a farsi sentire assieme al gelo arriverà la prima neve. Anche in pianura. Ed ecco che, secondo le previsioni del sito ilmeteo.it, le attenzioni dei meteorologi sono rivolte alla possibilità che tale evento si possa verificare nei prossimi giorni.
Sarà da lunedì 19 novembre che, almeno in teoria, un vortice di bassa pressione ancora alimentato da aria fredda apporterà un severo peggioramento del tempo su molte regioni del nostro Stivale. Lunedì avremo infatti già i primi segnali del peggioramento con nevicate sull’arco alpino anche a quote piuttosto basse, nell’ordine dei 400-500 metri. Di poco superiore la quota neve sulla dorsale appenninica settentrionale dunque attorno ai 600/700 metri. Qualche nevicata potrebbe interessare anche i monti del sud ma in questo caso parliamo di quote estremamente più elevate.
La giornata maggiormente a rischio neve sarà quella di martedì 20 novembre quando in concomitanza con una fase di più severo e generalizzato maltempo, la neve potrà scendere fin verso le zone pianeggianti del Piemonte e localmente mista a pioggia anche su alcune aree della Lombardia come il Varesotto e il Milanese. Qualche nevicata a bassa quota sarà possibile anche sull’Appennino emiliano-romagnolo. Ma la Dama bianca potrebbe cadere anche sui monti del centro sud. Al centro in particolare fra Abruzzo e Molise con quote prossime ai 1200-1400 metri. Infine al sud, ma sempre a quote decisamente più alte e cioè oltre i 2000 metri.
Meteo, freddo e maltempo in arrivo. Ecco come sarà l’inverno 2018/2019
Nuova ondata di freddo in arrivo dalla Russia. E l’inverno 2018/2019 non sarà tenero. Lo dicono i meteorologi. Per questi prossimi giorni ancora tempo in parte bello sull’Italia, con temperature sopra la media stagionale. Ma solo fino a giovedì 15 novembre. Poi il meteo cambierà e potrebbe tornare il maltempo. È attesa infatti una perturbazione a partire dal fine settimana. L’estate di San Martino ha le ore contate, dunque. E a sottolineare questa circostanza è arrivato anche il commento di Antonio Sanò di ilmeteo.it, riportato dal sito del Giornale: “Questa situazione rimarrà identica fino a venerdì – spiega Antonio Sanò, direttore del portale di previsione meteorologiche – e poi colpo di scena: improvvisamente dalla Russia si sgancerà un forte nucleo di aria fredda, che si metterà in marcia tra giovedì e venerdì molto rapidamente verso i Balcani e già da venerdì si getterà nel bacino del Mediterraneo. Investendo a questo punto l’Italia”. Sulle temperature: “Lo avvertiremo tra sabato e domenica, in particolare domenica mattina e lunedì prevediamo temperature poco sopra lo zero al Nord e intorno ai 3-4 gradi a Roma“.
DICEMBRE GELIDO
Le previsioni a più di una settimana lasciano sempre ampi margini di incertezza, ricorda il meteorologo Carlo Testa sul sito de ilmeteo.it, però dallo studio dei principali centri di calcolo meteo (Climate Forecast System) possiamo estrapolare alcuni segnali sul tempo atmosferico che ci aspetterà a livello generale per il prossimo mese di Dicembre. Dagli ultimi aggiornamenti sembrerebbe che la prima parte del mese, almeno fino al 10, buona parte dell’Italia sarà sotto l’influsso di correnti gelide in arrivo dall’Artico con temperature sotto gli zero gradi anche nelle principali città della Pianura Padana. L’arrivo di queste correnti più fredde ed instabili da Nord avrà delle conseguenze anche sulle Regioni del Centro Sud a causa della formazione di minimi depressionari sul Mar Tirreno con la possibilità di nuove precipitazioni intense sotto forma di rovesci o temporali.
LA PRIMA NEVE SULLE CITTA’
Verso la fine della prima decade, intorno all’8 dicembre – sostiene ancora ilmeteo.it -, una perturbazione in ingresso da Ovest potrebbe portare la prima neve fino a quote molto basse al Nord. Si tratta del classico meccanismo di nevicata da scorrimento sul cuscino freddo creatosi nei giorni precedenti. In questo caso non escludiamo la possibilità che i fiocchi di neve raggiungano anche città come Torino, Milano o Bologna nel corso del peggioramento. Successivamente la porta dell’Atlantico rimarrà ben aperta con perturbazioni a ripetizione in particolare al Centro-Sud, più ai margini invece, almeno inizialmente, le Regioni Settentrionali. Si prospetta quindi un mese molto movimentato sulla falsariga delle ultime settimane con una anomalia negativa del campo della pressione specie sui settori Sud Occidentali dell’Europa. Di conseguenza è lecito aspettarsi tante piogge ben al di sopra delle medie storiche di riferimento. Non mancherà anche il freddo infatti al momento diversi impulsi gelidi son previsti in discesa dall’Artico. Molto comunque dipenderà anche dal comportamento del Vortice Polare. Come sempre si tratta di indicazioni di massima sul tempo atteso nelle prossime settimane suscettibili di importanti cambiamenti. Non resta che aspettare e seguire passo passo gli aggiornamenti.
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