La senatrice della Lega Stefania Pucciarelli è stata eletta il 14 novembre presidente della Commissione per la tutela dei diritti umani del Senato. Nella precedente legislatura la commissione era stata guidata da Luigi Manconi. Soddisfazione viene espressa dai colleghi del Carroccio Massimiliano Romeo, William De Vecchis, Cesare Pianasso e Marzia Casolati: “Augurandole buon lavoro”, scrivono i leghisti, “siamo certi che grazie al suo spiccato senso di responsabilità e alla sua comprovata esperienza politica saprà attendere ai compiti cui è chiamata dedicandosi con imparzialità, rispetto istituzionale e grande attenzione verso una tematica trasversale e di fondamentale importanza per la convivenza civile delle moderne democrazie”.
“AFFRONTEREMO IL CASO ASIA BIBI”
Le prime parole affidate a Facebook dalla senatrice anticipano le sue priorità, come sottolinea il sito Lettera43.it: “Buongiorno amici”, scrive la salviniana, “questa mattina sono stata eletta presidente della commissione Diritti umani a Palazzo Madama. Ne sono orgogliosa e emozionata. Insieme ai colleghi del gruppo Lega-Senato lavoreremo pancia a terra, e affronteremo subito il caso di Asia Bibi. Basta persecuzioni contro i cristiani. Accendiamo i riflettori sul loro genocidio».
FAVOREVOLE A RUSPE E FORNI…
Pucciarelli è una paladina delle ruspe. Che non sembrano conciliarsi con la tutela dei diritti umani di ogni individuo. L’8 novembre sempre su Fb, scriveva: «#Ruspe nel campo nomadi di via Gragnola, a Castelnuovo Magra. Un altro passo avanti per ristabilire la legalità. «Finalmente al campo rom di via Gragnola sono ritornate le ruspe dopo che le autorità avevano già demolito in passato alcuni caseggiati abusivi», aveva poi dichiarato soddisfatta per la demolizione dell’insediamento nello Spezzino. Ma non è finita. Pucciarelli, infatti, è finita nelle polemiche per le sue posizioni su migranti. La scorsa estate era balzata sul palcoscenico nazionale per aver messo un “mi piace” a un post che invocava l’uso dei “forni” per i migranti in attesa di un alloggio popolare, che recitava: “Certe persone andrebbero eliminate dalla graduatoria dal tenore di vita che hanno. E poi vogliono la casa popolare. Un forno gli darei”.
CITAZIONE IN TRIBUNALE
Un like che, come ricorda il presidente dell’Associazione 21 luglio Carlo Stasolla su Facebook, le è costato la convocazione lo scorso 3 ottobre da parte del tribunale di La Spezia “per il reato di cui all’art. 3 c. 1 legge 654/1975” che riguarda coloro che propagandano “idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale o etnico, ovvero istiga a commettere o commette atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi e/o per chi, in qualsiasi modo, istiga a commettere o commette violenza o atti di provocazione alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi”.
LA REAZIONE DELLE OPPOSIZIONI
“L’elezione di Stefania Pucciarelli alla presidenza della commissione sui Diritti umani al Senato è l’ennesimo atto di prepotenza della maggioranza, con la Lega che detta e il Movimento 5 stelle che sottoscrive”, ha denunciato Pippo Civati, fondatore di Possibile. Duri i toni anche di Aurelio Mancuso, presidente di Equality Italia: “Si tratta di una nomina stupefacente, si è deciso di far coordinare una commissione che si occupa di diritti delle persone escluse a un’esponente politica che non manca occasione per esprimere tutta la sua avversione nei confronti delle persone migranti e in particolare di quelle rom. Insomma la maggioranza ha messo una lupa nel recinto di un gregge indifeso”.
Photo credits: Twitter