Sparatoria in un bar a Los Angeles: 13 morti

Ci sono 13 morti e diversi feriti, tra cui il vicesceriffo, in una sparatoria avvenuta nella notte in un bar di Thousand Oaks in California. L’episodio è avvenuto a circa 70 chilometri a ovest di Los Angeles, dove era in corso una festa di studenti. Il killer il ventinovenne David Ian Long. L’uomo era stato un marine attivo sino al 2013, così come  ha riportato in una conferenza stampa lo sceriffo Geoff Dean. Aveva avuto problemi mentali ma aveva comprato l’arma, una pistola calibro 45, legalmente.

Cosa è successo

L’autore della sparatoria e’ stato trovato morto all’interno del locale e probabilmente si e’ ucciso. Long ha ucciso prima una guardia all’esterno e poi alcuni dipendenti all’interno, prima di fare fuoco sulla folla con una pistola Glock calibro 45, che pare essere stata l’unica arma usata. All’interno del locale, era in corso una festa di studenti e c’erano tra le 150 e le 200 persone. E’ ancora sconosciuto il movente della sparatoria.

Tra le vittime della sparatoria c’è anche un sergente della polizia Ron Helus, morto in ospedale dopo essere intervenuto nella sparatoria in California, prevedeva di andare in pensione il prossimo anno, dopo 29 anni di servizio. “E’ morto come un eroe, era andato per salvare vite”, ha detto lo sceriffo che ha raccontato anche l’ultima telefonata alla moglie. “Devo andare, ti amo, ti chiamo dopo” ha detto prima di intervenire nella sparatoria dove è rimasto ferito mortalmente.

Le parole di Donald Trup

Donald Trump dopo l’accaduto ha cinguettato su Twitter: “Sono stato informato sulla terribile sparatoria in California” twitta Donald Trump, riferendo che la polizia insieme all’Fbi sono sul posto “dove al momento si contano 13 morti”.

Quest’anno oltre 12mila persone, di cui 3000 sotto i 18 anni, sono state uccise finora negli Usa con armi da fuoco. Lo riferisce il sito Gun Violence Archive. Il numero non include una stima di 22 mila suicidi all’anno sempre con armi da fuoco.

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