È stato trovato oggi 8 novembre, dopo quasi 5 giorni di ricerche, il corpo senza vita del medico palermitano dottor Giuseppe Liotta, 40 anni. La notizia è riportata dal sito web dell’Ansa. L’uomo era scomparso sabato sera, 3 novembre, travolto dal nubifragio che si è abbattuto in provincia di Palermo. Il suo cadavere è stato trovato in territorio di Roccamena (Pa) nel vigneto di un’azienda agricola allagata dal fiume Belice sinistro. Era stato notato dall’equipaggio di un elicottero della polizia di Stato in località Frattina al confine tra Roccamena e Monreale, a circa 10 chilometri da dove è stata trovata l’automobile del dottore. Per recuperare il corpo del dottor Liotta sono intervenuti gli uomini del soccorso alpino, i vigili del fuoco, i forestali stanno recuperando il corpo.
4 NOVEMBRE: Sale a 12 il bilancio delle vittime del maltempo in Sicilia, una persona ancora dispersa. Il premier Giusepe Conte su Twitter: “Sto partendo per la Sicilia, dove il maltempo ha causato molte vittime. Sono in continuo contatto con il dipartimento della Protezione civile per avere costanti aggiornamenti anche sulla drammatica situazione nelle Regioni del Nord”, aggiunge.
Dopo il Nord Est e la Liguria, dove anche oggi 4 novembre resta allerta arancione per il maltempo, è la Sicilia, nelle ultime ore, a essere flagellata dalle piogge. Nel palermitano i fiumi sono esondati e il bilancio è pesantissimo: 10 le persone che hanno perso la vita, due i dispersi, secondo quanto riporta il sito web dell’Ansa. Nove delle vittime, e tra queste due bambini di uno e tre anni, si trovavano in una villa situata al confine dei comuni di Altavilla Milicia e Casteldaccia, non distante dall’autostrada Palermo-Catania. L’edificio è stato letteralmente sommerso dall’acqua del fiume Milicia, che ingrossato dalle piogge cadute ieri 3 novembre è uscito dagli argini.
FRA LE VITTIME 2 BIMBI E UN RAGAZZO
L’acqua è rapidamente arrivata al soffitto e le persone che si trovavano all’interno – due famiglie che si erano riunite per trascorrere insieme la serata – sono annegate. In due, un uomo e una bambina, sarebbero riusciti a salvarsi perché erano usciti per andare ad acquistare dei dolci. Una terza persona rimasta fuori dalla casa ha lanciato l’allarme col cellulare aggrappandosi a un albero. Le vittime vivevano a Palermo, Santa Flavia e Bagheria (Palermo). Sono Rachele Giordano, di 1 anno; Francesco Rughò, 3 anni; Federico Giordano, di 15 anni; la madre Stefania Catanzaro, 32 anni e moglie di uno dei tre sopravvissuti, Giuseppe Giordano; il nonno Antonino Giordano, 65 anni, e la moglie Matilde Comito, 57 anni; il figlio Marco Giordano, di 32 anni, e la sorella Monia Giordano, di 40; Nunzia Flamia, 65 anni. Drammatiche anche le testimonianze di alcuni degli abitanti che risiedono vicino alla villetta travolta dall’acqua.
SI SALVA GETTANDOSI DALL’AUTO TRAVOLTA
“È una tragedia immane“, ha detto il sindaco del paese, Giovanni Di Giacinto, riporta l’Ansa. Sempre vicino Palermo, a Vicari, è stato trovato morto un uomo, Alessandro Scavone, titolare di un distributore di carburanti, che era a bordo di un’auto investita dall’acqua del fiume San Leonardo. Con lui un amico. I due erano andati a recuperare un giovane rimasto al distributore, che è riuscito a salvarsi lanciandosi dalla vettura. Risulta invece disperso Giuseppe Liotta, 40 anni, medico palermitano che si stava recando nell’ospedale di Corleone per prendere servizio: la sua auto è stata trovata in contrada Raviotta, tra Ficuzza e Corleone, sulla statale 118 interrotta in diversi punti per smottamenti ed allagamenti. Nelle zone colpite stanno operando Vigili del fuoco, Carabinieri, Protezione civile e sanitari del 118. Situazione difficile anche ad Agrigento, dove sono state evacuate 50 famiglie per l’esondazione dell’Akragas. Ed è in ginocchio anche il Nord Est, in particolare nel bellunese in Veneto, ma anche in Trentino e in molte zone del Friuli.
ANCORA PIOGGIA E NIENTE FREDDO…
Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, oggi sarà a Belluno e Venezia. Per oggi la Protezione civile ha segnalato allerta arancione in Veneto, Trentino, Friuli, Emilia Romagna, Calabria e Sardegna. Domenica è attesa una nuova perturbazione con una passata di rovesci e temporali al Centrosud a partire dalle tirreniche. Piogge in intensificazione anche sul Piemonte, poi gradualmente resto del Nord Ovest ed Emilia Romagna entro fine giornata. Non farà particolarmente freddo, anzi il clima diurno sarà spesso mite, specie sulle adriatiche dove si potranno superare punte di 20°C. Questo per via dell’insistenza di venti di Libeccio od Ostro. “Il prosieguo di novembre potrebbe essere molto dinamico almeno nella prima parte – dicono i metereologi -. Anche la prossima settimana vedrà nuovi passaggi piovosi diretti soprattutto al Nord e tirreniche e in un contesto climatico relativamente mite. Certo non mancheranno anche delle parentesi asciutte e almeno parzialmente soleggiate specie sulle adriatiche. Il freddo? Rimarrà per ora lontano dall’Italia”.
Photo credits: Twitter
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