Ore 16:24 – Due persone sono morte in seguito alla caduta di un albero che ha investito l’auto su cui viaggiavano. La notizia è riportata da RaiNews. La tragedia è avvenutoa secondo quanto ha riferito la Croce Rossa al Dipartimento della Protezione Civile, a Castrocielo, in provincia di Frosinone.
AGGIORNAMENTO ORE 16:16 – L’acqua alta ha raggiunto a Venezia la punta massima di 156 centimetri sul medio mare, poco prima della 15. La polizia municipale ha chiuso l’accesso a Piazza San Marco. Il servizio pubblico di navigazione è stato interrotto. Restano attivi solo i collegamenti con le isole, e sono in funzione gli autobus. In Sardegna il vento ha toccato i 160 km/h, mentre in Calabria non hanno dato esito le ricerche di un disperso. Prolungata l’allerta rossa in Liguria.
Allerta maltempo con nubifragi, vento e scuole chiuse. Oggi 29 ottobre attesi temporali da Nord a Sud e in alcuni casi raffiche di vento fino a 100 chilometri orari. Le scuole sono chiuse in molti comuni. La Protezione civile ha emesso allerta rossa per Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Trentino Alto Adige e Abruzzo. Molte le scuole che resteranno chiuse, anche a Roma e in Toscana. L’Autostrada del Brennero è stata chiusa per precauzione, tra Vipiteno e Brennero, per il rischio di caduta di un traliccio dell’alta tensione nello stesso punto in cui ieri sera era caduta una frana. Sono trascorse senza creare criticità particolari le prime ore di allerta rossa sulla provincia di Genova e in quella di Savona. L’allerta rossa è scattata questa mattina alle 6, dopo una notte in allerta arancione, ed andrà avanti fino alle 18, mentre nella provincia della Spezia l’allarme rosso sarà dalle 12 alle 24.
LIGURIA, SITUAZIONE PESANTE
Nell’Imperiese l’allerta è arancione fino alle 15. Scuole chiuse in quasi tutti i Comuni. A Genova chiuse anche cimiteri, parchi accessi alle passeggiate a mare, biblioteche. Sospese tutte le attività all’aperto. Ci sono stati alcuni smottamenti e allagamenti di box e scantinati per l’esondazione di alcuni piccoli rivi. E’ avvenuto a Busalla con il rio Chiappa e a Sori con l’omonimo corso d’acqua. Uno smottamento a Borzoli e la frana di un muro di contenimento a Voltri. Cinque famiglie sono isolate a Davagna. C’è apprensione per mareggiate e venti forti in serata e per la quantità di pioggia che cadrà su terreni già intrisi d’acqua e che farà innalzare rapidamente i torrenti e potrà causare frane.
CROLLA UN PONTE ALL’ISOLA D’ELBA
Fiumi che si stanno ingrossando pericolosamente, soprattutto il Tagliamento e l’Adige, con esondazioni di torrenti e strade chiuse nel Friuli e nel Trentino, smottamenti, allagamenti e strade chiuse nel Veneto e in Calabria, acqua alta a Venezia, una tromba d’aria a Genova, alberi e tegole caduti a Roma, il crollo di uno storico pontile industriale all’Isola d’Elba, mareggiate su gran parte delle coste e ancora neve in Valtellina. Tra i molti eventi sportivi rinviati, anche alcune partite di calcio della serie D. E in provincia di Rieti, forse per l’asfalto reso viscido dalle precipitazioni, c’è stato uno scontro frontale tra due auto e quattro persone sono morte, mentre una quinta è in gravi condizioni. Il maltempo ha colpito l’intera penisola fin dalla mattina, ma il peggio – almeno secondo le previsioni – deve ancora venire e così molti sindaci hanno deciso per domani (oggi, ndr) di chiudere le scuole: a Roma, in gran parte del Veneto, Venezia compresa, in Toscana lungo le coste del livornese e del grossetano, in tutta la Liguria, nel Friuli Venezia Giulia nella provincia di Pordenone e nei comuni montani, in Piemonte ad Alessandria.
VENETO, ALLERTA MOLTO FORTE
Un allarme maltempo che ha spinto il Governatore del Veneto Luca Zaia a chiedere la mobilitazione del Servizio Nazionale delle Protezione Civile, anche se nella Regione sono già pronti a scendere in campo 16 mila volontari, poiché evoca “scenari riferibili agli eventi di piena del 1966”, quando in contemporanea ci fu l’ alluvione del Triveneto e di Firenze. In effetti molte delle condizioni si stanno ripetendo. All’epoca sul Nordest caddero intense piogge, ci fu un improvviso aumento delle temperature, che sciolse la neve caduta in montagna, ed un forte vento di scirocco che impedì l’entrata in mare delle acque piovane e tutti i fiumi dei bacini dell’Adige, Brenta-Bacchiglione, Piave, Livenza e Tagliamento esondarono. I morti furono oltre 80 in 9 province, ai quali si aggiunsero quelli dell’alluvione di Firenze e delle zone dell’Arno.
Photo credits: Twitter; video credits: Twitter / Vigilid el Fuoco @emergenzavvf