All’esordio come romanziere, Nicola Pastina, romano, 51 anni, si confronta con Velvet sulla letteratura, la storia e la passione della scrittura. A partire da “Boom!” il suo romanzo storico di ambientazione italiana in cui si riflette in lontananza, grazie a un impercettibile ma reale fil rouge, l’eco dei sentimenti, delle relazioni umane e familiari, in una parola dell’epopea tolstojana, di “Guerra e Pace”. “Il romanzo per eccellenza” come lo definisce Nicola Pastina.
Laureato in Lettere, Pastina ha una piccola impresa che si occupa di archivi storici e gestione documentale. Una “officina” di cultura, di cui ha il privilegio di essere appassionato e che occupa buona parte del suo tempo. Ama trascorrere qualche ora a settimana in riva del fiume con la canna da pesca. Ed è un lettore assiduo, ama leggere soprattutto romanzi, passando tra Ottocento e Novecento fino alle propaggini di questo secolo. “Il mio romanzo storico ‘Boom!’ – ci spiega – è nato da un’idea che ricalca la mia passione per la storia”. In effetti Boom! (editore “Lettere Animate”, acquistabile su Amazon, in formato cartaceo o elettronico, e su YouCanPrint) racconta in qualche modo una vicenda privata, la storia di un’amicizia che diventa passione e amore, che si svolge in un grande contesto sociale in evoluzione, nell’affresco tragico della guerra.
Ci ricorda, ma solo per certi versi, Una questione privata di Beppe Fenoglio (da cui l’omonimo film dei fratelli Taviani del 2017), in cui si narra del partigiano Milton che, durante la guerra di liberazione nelle Langhe, si divide tra i combattimenti contro i nazifascisti, l’amicizia per i compagni di brigata e il suo amore clandestino per Fulvia. Il paesaggio mentale e narrativo di Nicola Pastina è però diverso. In Boom! Alberto è un italiano deluso dalle grandi e disattese promesse palingenetiche del fascismo, mentre John è un inglese “liberatore” che però vorrebbe liberarsi della guerra.
Questa l’ossatura del romanzo: settembre 1943, infuria la guerra. Due aeroplani, un bombardiere e un caccia vengono abbattuti. Sono nemici. I piloti riescono a salvarsi lanciandosi all’ultimo momento col paracadute. Sono Alberto, italiano, e John, inglese. Soccorsi entrambi, e nascosti, da una contadina nella campagna di Salerno, non lontano dalla linea del fronte. Insieme trascorrono giorni e notti pericolose e incantate raccontandosi delusioni e desideri: Alberto sogna un’altra vita nella Pampa argentina, John è affascinato dagli studi classici, Antonia è divisa tra la voglia di conoscere il mondo e quella di far fruttare la terra. Da nemici, o potenziali tali, diventano amici, perché si riscoprono per quello che sono: giovani in cerca di futuro. Nel loro nascondiglio scocca l’amore mentre all’esterno la guerra infuria. Sì, è scattato l’armistizio, proprio il giorno dopo l’abbattimento dei due aeroplani, per cui l’Italia nazifascista è entrata in un limbo che in quel momento significa il caos. Gli angloamericani stanno arrivando e comincerà a formarsi la Resistenza. Intanto, però, il panorama della vita quotidiana si popola di fascisti sconfitti in cerca di riscatto e di soldati britannici e tedeschi pronti a fronteggiarsi. L’offensiva alleata incombe su sentimenti e rapporti sbocciati in quelle ore difficili. Che ne sarà dei giovani protagonisti di Boom!? Come sapranno coltivare le proprie speranze oltre la tragedia della guerra? Buona lettura!
Photo credits: Facebook / Nicola Pastina; Twitter