È morto Gilberto Benetton, dopo una lunga malattia. Aveva 77 anni. Gravemente malato da tempo, Benetton era stato ricoverato alcuni giorni fa a Treviso per una polmonite, e le sue condizioni sono ulteriormente peggiorate. Con i fratelli Luciano, Giuliana e Carlo aveva fondato il Gruppo Benetton nel 1965. È stato vicepresidente di Edizione Srl, la finanziaria di famiglia, di Autogrill, era consigliere del Gruppo Benetton, di Atlantia (che controlla Autostrade per l’Italia), Mediobanca, Pirelli & C. e Allianz. Dal 2012 era stato inserito nell’Italian Basket Hall of Fame per i successi con la Benetton Pallacanestro Treviso. Il 10 luglio scorso era morto il più giovane dei quattro fratelli, Carlo, all’età di 74 anni.
“Se ne va un grande trevigiano, esponente di una famiglia di imprenditori che è diventata il simbolo stesso dell’imprenditoria ‘made in Veneto'”. Così il presidente della Regione, Luca Zaia, ricorda Gilberto Benetton, scomparso oggi a poco più di tre mesi dal fratello minore Carlo. “La famiglia Benetton, sin dagli albori della loro storia imprenditoriale – ricorda Zaia – ha rappresentato un modo diverso e nuovo di fare impresa. Ha innovato il concetto e i metodi di produzione, ha rivoluzionato vendita e marketing, ha creato nuovi gusti e un nuovo linguaggio pubblicitario”. “Il Sindaco Mario Conte e tutta l’Amministrazione Comunale di Treviso, nello stringersi alla famiglia in un ideale abbraccio, intendono esprimere il proprio cordoglio per la scomparsa di Gilberto Benetton, imprenditore sopraffino che ha scritto pagine importanti e di successo della storia economica, culturale e sportiva non solo di Treviso ma di tutta Italia”. Lo afferma una nota del Comune di Treviso.
“Il disastro di Genova deve essere per noi come azionisti un monito perenne, anche se terribile e per sempre angoscioso nei nostri cuori, a non abbassare mai la guardia e continuare a spingere il management, che ha la responsabilità della gestione, a fare sempre di più e di meglio, nell’interesse di tutti, e ripeto tutti”. Sono le parole che Gilberto Benetton pronunciò nell’intervista rilasciata al Corriere della Sera a tre settimane dal crollo del ponte Morandi. Come è noto il Gruppo Benetton controlla la società Atlantia che, a sua volta, controlla Autostrade per l’Italia. Il governo Conte fin da subito affermò, soprattutto tramite il vicepremier Lugi Di Maio, che Autostrade per l’Italia sarebbe stata estromessa dal progetto di ricostruzione del ponte. I Benetton divennero bersaglio e simbolo del disastro. Adesso, però, non si esclude del tutto che il commissario straordinario alla ricostruzione (il sindaco di Genova, Marco Bucci, nominato dopo 60 giorni dal disastro) assegni ad Autostrade il compito di costruire, entro Natale 2019, il nuovo viadotto, progettato dall’archistar Renzo Piano.
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