Salvini in Trentino, esplode una bomba alla sede della Lega. “Due denunciati”

L’esplosione di una bomba carta nella notte fra ieri e oggi 13 ottobre ha mandato in frantumi alcuni vetri della sede della Lega ad Ala, in Trentino. Si tratta di una delle tappe del tour di oggi del leader del partito Matteo Salvini, per la campagna elettorale per le elezioni provinciali in Trentino del 21 ottobre. Di fronte alla sede è comparsa inoltre una scritta: “Ancora fischia il vento”. “Ho sentito il commissariato del governo e la questura e mi dicono che i due responsabili sono stati identificati e denunciati”, afferma il governatore del Trentino, Ugo Rossi.

Calderoli: “Tre bombe in tre mesi”

E sul caso interviene lo stesso Matteo Salvini lanciando un’accusa precisa: “Sono stati gli anarchici. Sono orgoglioso delle forze dell’ordine e dei nostri straordinari militanti che hanno già ripulito. Certi soggetti hanno capito che dopo decenni anche i Trentini vogliono voltare pagina e reagiscono con la violenza, ma non fermeranno il nostro sorriso e il cambiamento. Oggi pomeriggio sarò in Trentino Alto Adige per abbracciare tutti”. Da parte sua, il governatore del Trentino, Ugo Rossi, chiede “massima durezza”. “Non è possibile che ciclicamente qualcuno di certi ambienti faccia le solite cose. Sarebbe ora e tempo di agire con durezza”, dichiara. “Prima erano scritte spray, odiose ma innocue, poi proiettili e bossoli inviati con lettere, poi gli assalti a banchetti e gazebo, questi meno innocui, con militanti finiti anche al pronto soccorso. Adesso siamo arrivati agli ordigni esplosivi. Tre in tre mesi”. Lo afferma Roberto Calderoli, vice presidente del Senato. Altri ordigni, ricorda Calderoli, sono stati fatti esplodere “a luglio nella nostra sede trevigiana di Villorba, a settembre in quella di Cremona, questa notte una bomba carta ad Ala. Parliamo di bombe, qualcuno se ne rende conto? Tre bombe in tre mesi. E per fortuna non c’è scappato il morto, non ancora”. L’esponente della Lega auspica “la massima severità con i responsabili di questi attentati alle nostre sedi perché chi fa esplodere le bombe non è un oppositore politico ma è un terrorista e come tale va trattato, sbattendolo in galera per molti anni”.

Sondaggi: cresce la Lega e cala il M5S. E Berlusconi attacca

Difficile immaginare che l’atto dinamitardo alla sede di Ala della Lega non abbia riflessioni sulle decisioni di voto dei trentini, chiamati alle urne, come detto, il 21 ottobre. La settimana scorsa un sondaggio, a livello nazionale, realizzato da Ipsos per il Corriere della Sera, registrava la crescita della Lega a quasi il 34%. Un trend che potrebbe avere ripercussioni anche sulle elezioni provinciali in Trentino. Secondo Ipsos cala invece il M5S, al 28%: non sembra aiutato dal varo della manovra sul reddito di cittadinanza. Stabile il Pd, che non riesce più a risalire dal baratro del 17%. Sono questi i dati che emergono in questo inizio di ottobre 2018, a 7 mesi dalle elezioni politiche del marzo scorso. L’attenzione è, politicamente parlando, sull’economia e i conti pubblici. E come è noto, lo scorso 5 ottobre la Commissione europea ha bocciato sonoramente le idee del governo per la prossima legge di Bilancio e lo ha fatto inviando una lettera firmata dal Commissario agli Affari economici Pierre Moscovici e dal vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis. Palazzo Chigi nega che si tratti di una “bocciatura”. E si appresta ai negoziati, “dialoghi costruttivi”.

Matteo Salvini: Spiagge sicure

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