Giornalista stuprata e uccisa in Bulgaria, fermato il sospetto assassino

Un cittadino romeno con un passaporto della Moldova è stato arrestato nell’ambito delle indagini sull’omicidio della giornalista bulgara Viktoria Marinova il 6 ottobre. Lo riferisce la radio di Stato, citando fonti del ministero dell’Interno, ma precisando che non c’è ancora una conferma ufficiale.

MANIFESTAZIONI DI PIAZZA

Ieri sera 8 ottobre nella capitale Sofia e in altre città bulgare sono scese in piazza centinaia di persone per esprimere il loro sdegno per l’omicidio della cronista e noto volto televisivo, e chiedere azioni decise da parte delle autorità. Viktoria Marinova, 30 anni, è stata brutalmente uccisa dopo essere stata violentata in un parco di Ruse (Bulgaria settentrionale) mentre faceva jogging, sabato 6 ottobre. Varie fonti e media internazionali non escludono che l’uccisione sia da collegare all’attività professionale della giornalista, che si occupava di indagini su presunti casi di corruzione relativi all’utilizzo di fondi europei. L’efferato delitto è stato del resto commesso dopo la messa in onda del suo programma televisivo Detector, dedicato alle malversazioni nella realizzazione dei progetti finanziati dall’Unione europea.

LE INCHIESTE SU FONDI UE E CORRUZIONE

Ospiti in studio erano due colleghi giornalisti testimoni oculari della distruzione di una mole di documenti da parte di una società di consulenza specializzata nella ricerca degli appaltatori per la realizzazione dei progetti europei. In precedenza la rivista bulgara Bivol (Bufala) aveva pubblicato un’inchiesta dedicata alla corruzione nella distribuzione dei fondi Ue dove erano coinvolti, secondo i giornalisti, non solo uomini d’affari e politici locali, ma anche oligarchi russi. In particolare è stato citato il nome del vice-presidente del colosso petrolifero Lukoil ed ex membro del Consiglio di Federazione (senatore) della Russia, Ralif Safin. Proprio questo argomento è stato il tema di discussione nel programma televisivo di Viktoria Marinova. La polizia, tuttavia, ritiene che il delitto non sia legato al lavoro del giornalista, ma pensa a un maniaco o a un ricoverato di un vicino ospedale psichiatrico. 

INDAGINI A TUTTO CAMPO

Di stamani 9 ottobre la notizia dell’arresto del rumeno, presunto assassino. Una cosa è certa: in Bulgaria lo shock e l’indignazione per il terrificante assassinio di Viktoria Marinova stanno crescendo. “È questione di tempo la cattura del responsabile della morte della Marinova poiché gli inquirenti dispongono di tracce del suo Dna” aveva detto a caldo dopo i fatti il premier bulgaro, Boyko Borissov, mentre erano state avviate a 360 gradi le indagini di polizia e procura sull’uccisione della giornalista. La donna è stata violentata e poi colpita diverse volte alla testa e strangolata. “Si tratta di un atto brutale e atroce”, aveva dichiarato il procuratore generale della repubblica, Sotir Tsatsarov, arrivato a Ruse insieme al ministro dell’Interno, Mladen Marinov, per fare il punto sul corso delle indagini. “Non escludiamo nessuna ipotesi, stiamo lavorando a 360 gradi, dal possibile atto casuale da parte di un maniaco sessuale alla possibilità di un omicidio premeditato per motivi personali”, ha precisato Marinov. 

Photo credits: Twitter

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