Impossibile immaginarlo senza libri con sé, un viaggio in programma (in sella alla sua bici ma anche a piedi), un gruppo di persone con cui condividere pensieri, parole, riflessioni. Spesso nate da comuni letture. E quel sorriso aperto che ti mette a tuo agio, ti accoglie. Paolo Ciampi, giornalista e scrittore, è in questi giorni impegnato per il giovane ma già lanciato festival Firenze Libro Aperto. Con VelvetMag parla dei suoi libri di riferimento.
“Se penso a un’opera che più di ogni altra tengo sul comodino, per me un vero e proprio libro del cuore, dico La vita agra di Luciano Bianciardi – ci racconta -. In un periodo della mia vita, dovendo firmare articoli con uno pseudonimo, avevo scelto Paolo Bianciardi, per dire…”. Quasi un’identificazione, dunque. Un testo, quello di Bianciardi, che è considerato oggi non più solo un romanzo “di culto” ma un capolavoro della letteratura del Novecento, capace di indagare come pochi altri sulle trasformazioni dei rapporti umani e sociali degli italiani alle prese con il miracolo economico. Nel 1964, un gigante del cinema, il regista Carlo Lizzani, ne trasse il film omonimo interpretato da Ugo Tognazzi.
A Firenze Libro Aperto (in corso fino a tutta la giornata di domenica 30 settembre) Paolo Ciampi, direttore dell’Agenzia di informazione Toscana Notizie, è impegnato nella partecipazione e presentazione di diversi incontri, oltreché egli stesso “oggetto” di presentazione altrui per le sue due ultime fatiche letterarie: Cosa ne sai della Polonia. In bicicletta nella terra degli addii e delle cicogne (Fusta) e Jack Kerouac, The Man On The Road (Clichy).
“Con il mio Jack Kerouac – spiega Ciampi, che ha all’attivo oltre 20 libri con riconoscimenti nazionali e adattamenti teatrali, e due blog sul web: ilibrisonoviaggi.blogspot.it e passieparole.blog – offro ai lettori un vademecum sul viaggiare, sul suo significato e la sua importanza per tutti”. Giovani ventenni di oggi compresi. Quelli che Kerouac, forse, lo vorrebbero essere. Domenica 30 settembre Ciampi guiderà un incontro dei gruppi di lettura provenienti da varie parti d’Italia. “Si tratta di un’iniziativa, quella dei gruppi fra semplici cittadini, che si sta diffondendo molto – sottolinea -: ci si dà un appuntamento mensile, in librerie, locali, anche case private, e si scambiano idee e riflessioni su un libro. Poi se ne sceglie un altro e ci si dà un nuovo appuntamento fra 30 giorni…”. “Vivo di parole, racconto storie, viaggio con lentezza” è la presentazione che fa di sé sul suo profilo Facebook. In una società malata di efficientismo, velocità e iper individualismo, Paolo “Bianciardi” Ciampi è meglio leggerlo, ascoltarlo. E prendere appunti.
Photo credits: Twitter / Facebook. La foto in primo piano è tratta da passieparole.blog
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