Il 12enne Cristian Totti, figlio di Francesco, ha dato un vero e proprio esempio di sportività nel corso di un match della Madrid Football Cup, torneo rivolto ai baby calciatori. Il figlio del Pupone ha rinunciato a segnare un gol per aiutare il portiere avversario che si era fatto male. È uscito dal campo tra gli applausi e poi, intervistato, ha messo in mostra una ottima comprensione (e pronuncia) della lingua inglese. Il giovane Christian, infatti, frequenta a Roma una scuola internazionale. Orgoglio del padre, il ragazzo si è messo in luce anche se per adesso la prima squadra della Roma è ancora lontana. E papà Francesco è alle prese con la super sfida che, da dirigente, riguarda anche lui: il match contro il Real Madrid allo stadio Bernabeu di mercoledì 19 settembre, all’esordio in Champions League.
Lo storico capitano è fiducioso: la Roma può riannodare il filo con le magiche notti europee della scorsa stagione a partire proprio da Madrid. “Abbiamo una squadra e l’organico per fare bella figura – dice Totti a Roma TV, canale ufficiale del club -. Sappiamo tutti che quello di Madrid è uno stadio un po’ particolare, differente da tutti gli altri. Però affrontando il Real già alla prima gara può darsi che riusciremo a fare una grande partita. Anzi, sicuramente ci riusciremo anche se davanti abbiamo dei marziani”. Totti invita la Roma alla tranquillità, a quella fiducia nei propri mezzi che lo aiutò a segnare due gol in carriera (nel 2001 e nel 2002) nel tempio del calcio spagnolo: “Dobbiamo affrontare la gara con tranquillità, con lo spirito giusto e la serenità di essere una squadra forte e competitiva. Ovvio, loro sono la squadra top della competizione, ma ogni volta che ci affrontano li mettiamo in difficoltà. E non sto qui a dire se giocheremo col 4-2-3-1 o col 4-3-3, tanto non cambia niente, le parole se le porta via il vento”.
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