Un ragazzo di 15 anni è morto dopo essere caduto nella condotta di areazione del centro commerciale Sarca di Sesto San Giovanni, alle porte di Milano. Intorno alle 22 di sabato 15 settembre l’adolescente si era arrampicato per gioco sul tetto della struttura insieme ad alcuni coetanei. Quando i ragazzi sono stati individuati dal servizio di vigilanza, forse hanno tentato di scappare, e uno di loro è precipitato in una condotta di areazione, la cui bocca di apertura era proprio sul tetto. Il ragazzo è precipitato per oltre 25 metri. Sul posto sono stati chiamati i vigili del fuoco del nucleo Saf che si sono calati con una manovra estremamente complicata nello stesso condotto e lo hanno recuperato. Le sue condizioni sono apparse subito gravi ed è stato trasportato in ospedale, al Niguarda, dove è deceduto nonostante i disperati tentativi dei medici per rianimarlo. Allertati anche i carabinieri della compagnia di Sesto San Giovanni.
Sulla vicenda la magistratura ha aperto un’inchiesta per capire come sia stato possibile che quei ragazzi siano riusciti a sfuggire ai controlli e a raggiungere il tetto del centro commerciale. Avevano scavalcato cancelli e recinzioni ed erano arrivati sul punto più alto, sopra il cinema Skyline: tutto per immortalare con un selfie la conquista del tetto. Questa tragedia causata, a quanto sembra, da un gioco, una sfida fra ragazzi, richiama alla mente la morte terribile di un altro adolescente, una decina di giorni fa, sempre nel Milanese, per un “gioco” tratto da Internet, il cosiddetto blackout: una sorta di asfissia provocata per provare sensazioni estreme. Il ragazzo, 14 anni, si è però soffocato con una corda fino a morirne. Una storia che i genitori di Igor hanno deciso di raccontare, rivolgendosi a tutti i papà e le mamme, per far sì che episodi del genere non si ripetano, tramite un appello lanciato dal profilo Facebook de “I Ragni di Lecco”.
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