Meteo, cambiamento brusco: allarme nubifragi. Tutte le previsioni

Nubifragi, bombe d’acqua e un clima autunnale. È ciò che il meteo ci porterà, in tutta Italia, nell’arco dei prossimi giorni. Si conclude oggi domenica 16 il terzo weekend di settembre all’insegna dell’estate, ultimo colpo di coda della stagione prima di un brusco peggioramento su tutto il territorio nazionale. Ancora per qualche ora le temperature resteranno oltre la media stagionale, con il termometro che potrà ancora raggiungere o di poco superare la soglia dei 30 gradi, contro il 25-27 delle medie storiche. L’Italia resta protetta da un debole campo di alta pressione che passerà a breve, con il momento peggiore da venerdì 21 e per tutto il weekend prossimo. La perturbazione si avvicinerà molto lentamente dalla Spagna determinando, da martedì in poi un progressivo peggioramento.

Il tempo comincerà a diventare gradualmente più instabile, con temporali sempre più frequenti al Nordovest, sui settori alpini, sull’Appennino centrale, ma soprattutto sulle Isole maggiori, con rovesci e temporali che potrebbero risultare anche molto forti in Sardegna. Sarà soprattutto da venerdì 21 settembre, e poi nel corso del weekend 22-23, che l’alta pressione crollerà definitivamente, per l’ingresso di un ciclone che sarà responsabile di un’intensa fase di maltempo, di stampo decisamente autunnale, accompagnata da forti piogge, nubifragi o di vere e proprie bombe d’acqua e di fenomeni localmente alluvionali. Attenzione anche alla possibilità di forti grandinate. Per quanto riguarda la colonnina di mercurio, c’è da considerare, secondo gli esperti, un calo netto, anche se progressivo. Le temperature, infatti, molto alte in questi ultimi giorni, al di sopra delle medie stagionali, cominceranno progressivamente a diminuire, prima solo di 3 o 4 gradi, là dove pioverà di più, ma poi, con l’arrivo del ciclone dalla Spagna, quindi, come detto, attorno al prossimo fine settimana, anche di 10 o 15 gradi rispetto ai valori attuali, favorendo già il ritorno della neve sulle Alpi, anche a quote di poco superiori ai 1600 metri.

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