Papa Francesco shock: evoca l’azione del demonio. Ecco perché

Dietro la bufera scatenata da monsignor Carlo Maria Viganò che, con il suo memoriale, ha dato la stura a una valanga di accuse e contro accuse nella Chiesa cattolica, fino ad arrivare a chiedere le dimissioni di Papa Francesco e a provocare grande disagio tra i fedeli, ci sarebbe l’azione del demonio. È stata interpretata così, da alcuni osservatori, l’omelia pronunciata da Papa Francesco alla messa quotidiana in Santa Marta lunedì 11 settembre. “In questi tempi sembra che il Grande Accusatore ce l’abbia con i vescovi per creare scandalo – ha detto il pontefice, secondo quanto riporta il sito del Messaggero -. I vescovi devono quindi ricordare tre aspetti fondamentali: la loro forza è essere uomini di preghiera, avere l’umiltà di sapere di essere stati scelti da Dio e rimanere vicino al popolo”. 

Il vescovo che ama Gesù, non è un arrampicatore che va avanti con la sua vocazione come fosse una funzione – ha detto ancora il Papa -, forse guardando a un’altra possibilità di andare avanti e di andare su: no. Il vescovo si sente scelto. E ha proprio la certezza di essere stato scelto. E questo lo porta al dialogo con il Signore: Tu hai scelto me, che sono poca cosa, che sono peccatore …: ha l’umiltà. Perché lui, quando si sente scelto, sente lo sguardo di Gesù sulla propria esistenza e questo gli dà la forza”. Per Papa Francesco il demonio “non è un mito, una rappresentazione, un simbolo, una figura o un’idea”, sottolinea sul sito del Messaggero Franca Giansoldati. In più occasioni, anche nell’esortazione apostolica Gaudete et Exsultate, il pontefice ha messo in guardia dall’ “inganno” del demonio. Il demonio “non ha bisogno di possederci”, ribadisce Francesco. “Ci avvelena con l’odio, con la tristezza, con l’invidia, con i vizi. E così, mentre riduciamo le difese, lui ne approfitta per distruggere la nostra vita, le nostre famiglie e le nostre comunità”.

Monsignor Carlo Maria Viganò

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