Da mercoledì prossimo 5 settembre – da Milano a Catania e in altre 10 città -, alcuni agenti delle forze dell’ordine, Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza, gireranno anche con una pistola elettrica nella fondina.
Dopo qualche mese di formazione, comincia infatti la sperimentazione del taser, l’arma ad impulsi elettrici che inibisce i movimenti dei soggetti colpiti. Ma non è l’unica novità annunciata dal Viminale, che attraverso una circolare avvia una stretta sugli sgomberi. Il ministero chiede un censimento degli occupanti abusivi di immobili e più rapidità.
A sigillare il via alla prima fase di utilizzo del taser è stato proprio il ministro dell’Interno, Matteo Salvini: “Aiuterà migliaia di agenti a fare meglio il loro lavoro – scrive su Facebook – . Per troppo tempo le nostre Forze dell’Ordine sono state abbandonate, è nostro dovere garantire loro i migliori strumenti per poter difendere in modo adeguato il popolo italiano. Orgoglioso del lavoro quotidiano delle forze di Polizia e Carabinieri”.
Dopo un iter partito nel 2014, il decreto per l’ok alla sperimentazione, affidata alla Polizia di Stato, all’Arma dei carabinieri e alla Guardia di Finanza, era stato firmato lo scorso luglio quando erano state elencate le prime città: Milano, Napoli, Torino, Bologna, Firenze, Palermo,Catania, Padova, Caserta, Reggio Emilia e Brindisi. Le linee guida emesse dal Dipartimento della Pubblica sicurezza definiscono il Taser “un’arma propria”, che fa uso di impulsi elettrici per inibire i movimenti del soggetto colpito. La distanza consigliabile per un tiro efficace è dai 3 ai 7 metri. Si tratta di un’arma in dotazione alle forze di polizia di circa 107 paesi, tra cui Canada, Brasile, Australia, Nuova Zelanda, Kenya e in Europa in Finlandia, Francia, Germania, Repubblica Ceca, Grecia e Regno Unito.
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