Proseguono gli accertamenti riguardanti l’omicidio di Manuela Bailo, la 35enne di Nave, in provincia di Brescia, scomparsa nel nulla il 28 luglio scorso e il cui cadavere è stato rinvenuto dopo la confessione dell’amante Fabrizio Pasini.
Continuano senza sosta le indagini riguardanti la morte di Manuela Bailo, la 35enne di Nave, in provincia di Brescia, scomparsa nel nulla il 28 luglio scorso e il cui cadavere è stato rinvenuto dopo la confessione dell’amante Fabrizio Pasini, avvenuta nella notte tra il 19 e il 20 agosto. Gli inquirenti sostengono che l’ex sindacalista della Uil ha ucciso la giovane con un’arma bianca. L’uomo avrebbe infatti reciso con un’arma bianca la carotide di Manuela, che sarebbe deceduta proprio per tale ferita e non per la frattura trovata alla base del cranio.
Nella giornata di ieri, 24 agosto, i Ris sono tornati nell’abitazione della madre di Fabrizio Pasini, luogo in cui è avvenuto il delitto. La versione dell’ex sindacalista sembra non combaciare con quanto emerso dai sopralluoghi della scientifica. L’uomo aveva dichiarato di aver litigato con Manuela per futili motivi e che la loro discussione si era animata con urla e spintoni. Proprio una sua spinta, secondo Pasini, aveva fatto cadere la Bailo per le scale provocando la sua morte. Sui gradini però non è stata trovata alcuna traccia di sangue. Per il pm vi sono chiari elementi per supporre che l’omicidio non sia stato un incidente in quanto Pasini, nelle ore successive al delitto, ha avuto la lucidità mentale di provare a depistare le indagini, come per esempio l’utilizzo del cellulare della ragazza, dal quale ha inviato diversi messaggi per far credere che Manuela si fosse allontanata volontariamente e che fosse ancora in vita.
Manuela Bailo è deceduta presumibilmente nelle prime ore del mattino di domenica 29 luglio. Ciò emerge dal filmato ripreso dalle telecamere di sorveglianza fuori la casa di famiglia di Pasini: alle 3.57 del mattino del 29 luglio si vedono i due tornare a casa dopo essere stati al pronto soccorso, dove Fabrizio Pasini si era fatto visitare a seguito di una caduta in casa. Alle 6.15 la telecamera inquadra solo l’ex sindacalista, che appare tranquillo, mentre esce dall’abitazione per recarsi in macchina. I Ris hanno inoltre ispezionato anche il Suv scuro dell’uomo, nel quale Pasini ha trasportato il cadavere della ragazza dopo averlo riposto in un sacco della spazzatura. Nella tasca della portiera l’ex sindacalista, come riportato da Il Giorno, aveva dichiarato la presenza di due coltelli, uno da campeggio e l’altro appartenuto al padre, deceduto un paio d’anni fa. Sotto la lente anche gli indumenti indossati tra il 28 e il 29 luglio dall’uomo: un paio di pantaloncini blu e un paio di ciabatte. Passata quella tragica notte, Pasini li ha lavati e li ha portati con sé in ferie in Sardegna. La Procura nel pomeriggio di ieri ha firmato il nullaosta per la sepoltura della donna. I funerali di Manuela Bailo saranno celebrati lunedì prossimo alle 16 nella parrocchia di Nave.
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