Paura la mattina del 23 agosto a Trappes, nella regione di Parigi. Un uomo ha accoltellato e ucciso due persone, prima di trincerarsi in una casa gridando “Allah è grande”. L’aggressore è stato poi ucciso.
Ciò in seguito all’intervento delle forze speciali della polizia. Le due vittime sono la madre e la sorella dell’uomo, un 36enne schedato come islamista radicale e già condannato per apologia di terrorismo. In seguito all’attacco è rimasta ferita anche una vicina di casa delle due donne.
Malgrado l’uomo abbia gridato “Allah è grande” e una rivendicazione dell’Isis arrivata poco dopo l’accoltellamento, gli inquirenti sono stati da subito molto prudenti sulle motivazioni del gesto e seguono anche la pista di una “lite familiare”.
L’uomo era “un criminale con gravi problemi psichiatrici” ha detto ai giornalisti il ministro dell’Interno francese Gerard Collomb, giunto sul luogo delle aggressioni. Secondo il ministro l’aggressore, ucciso dalla polizia dopo che si era rinchiuso in una casa, aveva più il profilo di uno “squilibrato” che di un affiliato all’Isis.
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