Psichiatra, criminologo, saggista, politico e accademico torinese, anche se napoletano di nascita, Alessandro Meluzzi è soprattutto opinionista e volto noto della televisione italiana da molti anni. Anche lui ha raccontato a VelvetMag le sue letture di riferimento.
“L’opera omnia di Borges è al primo posto nella mia personale classifica – ci spiega -. Tutte le sue opere sono per me libri a cui non rinuncio”. Nato a Napoli da mamma riminese e papà napoletano, Meluzzi è docente in varie università italiane, e svolge la professione di medico psichiatra, psicologo clinico e psicoterapeuta con studi a Torino, Roma e Rimini. Consulente per tribunali e studi legali e incaricato di perizie in materia civile e penale, familiare e minorile, è stato deputato della XII Legislatura e senatore nella XIII Legislatura. Autore di oltre duecento pubblicazioni scientifiche, ha pubblicato anche vari saggi dedicati alla religione.
Tra i suoi libri “sul comodino” c’è dunque l’intera opera del grande argentino Jorge Luis Borges, uno dei più importanti e influenti scrittori del XX secolo, sebbene non gli sia mai stato assegnato il Premio Nobel. Narratore, poeta e saggista, Borges è divenuto celebre sia per i suoi racconti fantastici, in cui ha saputo coniugare idee filosofiche e metafisiche con i classici temi del fantastico (quali: il doppio, le realtà parallele del sogno, i libri misteriosi e magici, gli slittamenti temporali), sia per la sua più ampia produzione poetica, dove, come ha sottolineato Claudio Magris, si manifesta “l’incanto di un attimo in cui le cose sembra stiano per dirci il loro segreto”.
“Guardi la vita è cosa troppo seria per lasciarla agli psicologi e agli psichiatri – aveva scherzato Meluzzi con VelvetMag in un’intervista che ci ha concesso in passato -. Ma battute a parte intendo dire che lo star bene, l’avere un equilibrio mentale, una vita sana psichicamente e moralmente dipendono da molti fattori. Anche in apparenza semplici: vivere in una città a misura d’uomo, avere una qualità di vita, malgrado questa sia una brutta parola, degna di essere riconosciuta come tale, curare la propria salute e magiare bene, fare letture stimolanti che arricchiscono lo spirito, che fanno pensare.”
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