Matteo Cagnoni si sta preparando per il processo d’Appello che lo vede imputato per aver ucciso sua moglie Giulia Ballestri. Per tali ragioni il noto dermatologo dei vip, come lui stesso amava definirsi, ha iniziato a domandarsi se gli avvocati difensori da lui assunti in primo grado facciano al caso suo. Durante l’estate, come riporta Il Resto del Carlino (in edicola oggi, 22 agosto 2018), aveva ritirato il mandato a Francesco Dalaiti, il giovane avvocato che in aula si era soffermato sugli aspetti tecnici del processo. Successivamente e inaspettatamente, sopratutto per l’interessato, il marito di Giulia Ballestri aveva liquidato anche l’avvocato difensore principale, nonché suo amico di vecchia data, Giovanni Trombini. Nei giorni scorsi però Cagnoni ha riconfermato il mandato a Trombini, attribuendone uno nuovo all’avvocato Chiara Belletti, modificando radicalmente la sua squadra difensiva. Forse Matteo Cagnoni ha scelto di dare il mandato anche ad una donna per screditare alcune affermazioni fatte sulla persona nel corso del processo di primo grado? Sicuramente l’obiettivo del dermatologo è quello di ribaltare la sentenza che lo ha condannato all’ergastolo.
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